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coincidenze

Luglio, mese del Vetus Ordo

Se fosse ancora in vigore, il Summorum Pontificum compirebbe oggi 18 anni. Ma nel 2021 fu revocato da Francesco nello stesso mese... Corsi e ricorsi storici nei provvedimenti pro e contro il rito antico.

Borgo Pio 07_07_2025
(Creative Commons/Andrew Gardner)

Promulgato da Benedetto XVI il 7 luglio 2007, se fosse ancora in vigore, il Summorum Pontificum oggi diventerebbe maggiorenne. Com'è noto, non sopravvisse al pontificato di Francesco, che lo revocò sostituendolo con il restrittivo Traditionis Custodes nel 2021 e – curiosamente – sempre nello stesso mese (ma il 16).

Ulteriore coincidenza: al 2 luglio 1988 risale il motu proprio Ecclesia Dei, "capistipite" dei provvedimenti papali in materia. Allora San Giovanni Paolo II dichiarava che «dovrà essere ovunque rispettato l'animo di tutti coloro che si sentono legati alla tradizione liturgica latina» e raccomandava una «generosa applicazione» delle direttive già emanate dalla Congregazione per il Culto Divino. Generosità ulteriormente ampliata da Benedetto XVI, nel luglio di molti anni dopo, e bruscamente richiusa da Francesco nel luglio di qualche anno dopo ancora.

Risalendo ancora più indietro nel tempo, il 6 luglio 1971, all'indomani della riforma liturgica fu pubblicata sul Times la petizione di una cinquantina di illustri personalità inglesi (anche non cattoliche) affinché l'antico rito non sparisse. Si dice che San Paolo VI fu colpito in particolare da un nome tra i firmatari: quello di Agatha Christie. Fatto sta che concesse un primo limitato indulto per Inghilterra e Galles, ricordato appunto come "Indulto di Agatha Christie".
Insomma, luglio sembra il mese del Vetus Ordo. Nel bene e nel male.