Lourdes, il medico: «Così è stato riconosciuto il 71° miracolo»
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È il 71° miracolo ufficialmente riconosciuto legato alla Madonna di Lourdes: la guarigione di John Traynor, inglese paralizzato a entrambe le gambe, guarito durante un pellegrinaggio nel 1923. Il dottor Alessandro de Franciscis, responsabile dell’Ufficio delle constatazioni mediche, spiega a Niedziela come si è arrivati – 101 anni più tardi – a questo riconoscimento.
- Il senso della sofferenza, spiegato da Wojtyła, di A. Tarallo
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Riportiamo di seguito l’intervista di Wlodzimierz Redzioch ad Alessandro de Franciscis, pubblicata sul settimanale cattolico polacco Niedziela (La Domenica)
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Monsignor Malcolm Patrick McMahon, arcivescovo di Liverpool, l’8 dicembre dell’anno scorso, giorno della solennità dell’Immacolata Concezione, ha riconosciuto ufficialmente come miracolosa la guarigione di un cittadino di Liverpool che risale a più di cento anni fa. Nel suo decreto l’arcivescovo spiega che si tratta di una guarigione spettacolare avvenuta durante un pellegrinaggio nel 1923 e in presenza dei medici. In questo modo il numero totale dei miracolati di Lourdes è salito a 71.
Di questa miracolosa guarigione di John Traynor avvenuta a Lourdes ho parlato con il dottor Alessandro de Franciscis, responsabile dell’Ufficio delle constatazioni mediche del santuario.
Dottore, chi era questo giovane inglese di Liverpool che recentemente è stato riconosciuto come il 71° miracolato della Madonna di Lourdes?
Era un giovane di classe operaia che durante la Grande Guerra del 1914-18 serviva come riservista nella marina britannica, la Royal Navy. Durante la battaglia dei Dardanelli venne colpito dai proiettili al cranio e al braccio destro, riportando la paralisi dell'arto superiore destro. Invece i danni riportati al cervello lo porteranno ad essere un grave epilettico. Venne rispedito in Inghilterra, all’ospedale. Traynor fu operato come si faceva allora, con la trapanazione cranica, per ridurre la pressione intracranica. Purtroppo tale intervento portò alla paralisi di entrambe le gambe. E così questo giovane uomo diventò un malato grave. In queste condizioni venne dichiarato pensionato di guerra e spedito in una specie di casa di riposo per pensionati.
Come mai quest’uomo paralizzato volle partecipare ad un pellegrinaggio a Lourdes?
Proprio quell’anno Traynor decise di partecipare ad un pellegrinaggio al santuario di Lourdes organizzato per la prima volta nel 1923 dalla sua diocesi di Liverpool, nonostante molti suoi amici, compreso un sacerdote che conosceva bene la sua fragilità, avessero tentato di scoraggiarlo.
Traynor era cattolico?
Sì, sua madre, una cattolica irlandese morta prematuramente quando lui non era che un bambino, gli aveva trasmesso un grande amore per la Madonna.
Come si svolse il viaggio a Lourdes?
Fu un viaggio lungo e complicato da Liverpool a Lourdes, tenendo conto che si trattava di una persona che non poteva nemmeno camminare. Ma alla fine Traynor arrivò al santuario: il bagno nelle piscine avvenne nel pomeriggio del 25 luglio. Successivamente, dopo la processione eucaristica, si compie qualcosa di straordinario: durante la benedizione con il Santissimo Sacramento una forza invade il suo corpo: le sue gambe, d’un colpo, si cominciano a muovere, il suo braccio si alza fino a tracciare in aria il segno della croce. E da subito l’uomo viene visto come miracolato.
Nel 1926, ormai guarito e forte, Traynor decide di tornare a Lourdes come barelliere volontario. Al santuario si sottopone alla perizia collegiale del Bureau des Constatations Médicales. La sua perizia è talmente importante e la sua guarigione è talmente spettacolare che verrà pubblicato un verbale della visita medica, firmato dal mio predecessore, il dottor August Vallet, nel 1926. Testimoni sono tre medici che erano presenti durante il pellegrinaggio del 1923 e che avevano visto Traynor prima e dopo la guarigione.
Questo verbale verrà pubblicato sul Journal de la Grotte, l’organo di stampa ufficiale del santuario, ma che non verrà mai trasmesso alla diocesi di Liverpool. Perché?
Il problema è che allora non esisteva nessuna procedura ben definita, come l’abbiamo oggi, per trattare questi casi, per cui questa pubblicazione non venne trasmessa al vescovo di Liverpool.
E tutto finì nel dimenticatoio?
Per tanti anni sì. Pensi che nel 1993 il settimanale della diocesi di Liverpool si poneva la domanda: perché questo nostro cittadino non era stato dichiarato miracolato? Anche perché Traynor fino alla fine della sua vita andava a Lourdes come volontario barelliere.
E come si è sbloccato il caso di Traynor?
In occasione del 100° anniversario del primo pellegrinaggio della diocesi di Liverpool a Lourdes alcuni miei colleghi mi hanno chiesto come mai non si fosse mai analizzato il caso di Traynor. Allora ho chiesto ad un collega medico, il dottor Kieran Moriarty, membro inglese del Comitato medico internazionale di Lourdes, di analizzare il fascicolo di Traynor conservato negli archivi della diocesi di Liverpool. Il dottor Moriarty ha trovato poco, tra cui una fotocopia ingiallita: era la fotocopia del Journal de la Grotte con il rapporto del dottor Vallet, che ha esaminato Traynor nel luglio 1926, insieme ai tre dottori (i dottori Azurdia, Finn e Marley) che avevano esaminato Traynor, sia prima che dopo la sua guarigione. Il suo rapporto si conclude con la constatazione: «Riconosciamo e proclamiamo, insieme ai nostri confratelli, che il processo di questa prodigiosa guarigione è assolutamente al di fuori e al di sopra delle forze della natura».
E lei che cosa ha fatto?
All’inizio dell’estate scorsa ho dato tutto questo materiale al mio vescovo di Tarbes-Lourdes, mons. Jean-Marc Micas. Gli spiegavo che dal punto di vista medico non c’era niente da fare perché tutto era certificato. Allora il mio vescovo ha scritto al vescovo di Liverpool trasmettendo tutto il materiale preparato da me. In risposta l'arcivescovo ha costituito una commissione canonica-diocesana. Io stesso sono stato interrogato a novembre e ho dato la mia versione dei fatti. L’arcivescovo ha ritenuto opportuno firmare il decreto in data 8 dicembre 2024, festa dell’Immacolata. E ha preso anche la decisione di fare una grande festa nella cattedrale il 18 febbraio, il giorno [a Lourdes] della festa liturgica di santa Bernadette Soubirous. Sono stati invitati alla cerimonia di Liverpool sia il vescovo di Tarbes-Lourdes, sia io come responsabile dell’Ufficio delle constatazioni mediche.
Che cosa significa questo riconoscimento ufficiale del 71° miracolo di Lourdes?
Tutto questo rappresenta il segno della bontà di Dio e dell’Immacolata. Ed è importante anche il fatto che il riconoscimento ufficiale sia stato proclamato alla vigilia del Giubileo del 2025, dedicato da Papa Francesco proprio alla speranza, la speranza che milioni di pellegrini portano nel cuore quando si recano al santuario di Lourdes.
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