L'OMS e la "disforia di genere"
Per l'OMS la "disforia di genere" non è più un disturbo legato all'identità, anche se rimane un disturbo.
Nella nuova classificazione delle malattie mentali l’OMS ha tolto la “disforia di genere” (sentirsi appartenere al mondo maschile o femminile in difformità al proprio sesso genetico) dalle malattie mentali ed è finita nella categoria “condizioni connesse alla salute sessuale”, categoria che anch’essa ricomprende disturbi sessuali. Il testo sarà sottoposto al voto dell’ONU e dovrebbe entrare in vigore nel gennaio del 2022.
Come fa notare Renzo Puccetti su La Verità in tale categoria ci sono anche le disfunzioni sessuali e i disturbi dolorosi sessuali che nulla c’entrano con la disforia, perchè non connessa con le attività sessuali. Insomma uno stratagemma per dire da una parte che le persone affette da disforia di genere soffrono e quindi hanno bisogno della medicina e dall’altra che però dal punto di vista mentale sono sane.