Lo Giudice responsabile Dipartimento diritti umani spacca il Pd
Spacca il Pd la nomina di Lo Giudice a responsabile del Dipartimento dei diritti umani del partito. La causa: il suo favore all'utero in affitto.
Sergio Lo Giudice, noto attivista omosessuale, è stato nominato responsabile del Dipartimento tematico dei diritti civili del Pd. La nomina sta spaccando il partito perché Lo Giudice non solo è a favore della pratica dell’utero in affitto, ma anche perché con il suo compagno vi ha fatto ricorso due volte.
Francesca Marinaro, ex parlamentare europea e ex senatrice, ha dichiarato: «Ho aderito al Pci nel 1976 perché difendeva la dignità umana che per me è stata sempre la priorità Ora devo prendere atto che non è più così».
Marinaro, Francesca Izzo e Licia Conte, tra le fondatrici del Pd, hanno scritto al segretario Maurizio Martina: «Constatiamo con dolore che il nostro partito, sciogliendo ogni precedente ambiguità, ha fatto la sua scelta con l’affidare il Dipartimento diritti civili a una figura che ha fatto della battaglia per la legalizzazione dell’utero in affitto la propria bandiera identitaria. È stato inviato in tal modo agli iscritti, agli elettori e ai cittadini un messaggio inequivocabile: il Pd ritiene che una pratica inaccettabile rientri nel novero dei diritti civili».
Fanno bene le tre militanti del Pd ad alzare la voce, ma, date alcune premesse da loro sposate, sono incoerenti. La donna non è libera di autodeterminarsi decidendo cosa fare con il proprio corpo come nel caso dell’aborto, della contraccezione, della vendita di ovociti nell’eterologa e della prostituzione? Se queste tre signore accettano la fecondazione artificiale eterologa perché negare una sua variante che è la maternità surrogata? Se il trio plaude alle relazioni omosessuali, non riconoscere a queste il “diritto” ad un figlio non è discriminatorio? Di chi progressismo ferisce di progressismo perisce.
A margine: perché quando si tira in ballo l’utero in affitto nessuno mai parla di chi ci sta dentro quell’utero?