L'intimità con Gesù
Le cose dunque che io dico, le dico così come il Padre le ha dette a me (Gv 12, 50)
n quel tempo, Gesù esclamò: «Chi crede in me, non crede in me ma in colui che mi ha mandato; chi vede me, vede colui che mi ha mandato. Io sono venuto nel mondo come luce, perché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre. Se qualcuno ascolta le mie parole e non le osserva, io non lo condanno; perché non sono venuto per condannare il mondo, ma per salvare il mondo. Chi mi rifiuta e non accoglie le mie parole, ha chi lo condanna: la parola che ho detto lo condannerà nell’ultimo giorno. Perché io non ho parlato da me stesso, ma il Padre, che mi ha mandato, mi ha ordinato lui di che cosa parlare e che cosa devo dire. E io so che il suo comandamento è vita eterna. Le cose dunque che io dico, le dico così come il Padre le ha dette a me». (Gv 12,44-50)
La fede è luce, la luce di Cristo. Chi non la accoglie rimane nelle tenebre del peccato e della morte. Così facendo chiama su di sé la condanna del Padre, che Cristo è venuto a rivelare. Vuoi bene a Gesù e accogli la sua luce al punto di essere in intimità con Lui ogni volta che lo invochi? Oppure ti limiti a dire le preghiere?