L’incontro con Matelda nel giardino dell’Eden
Dante giunge al Paradiso terrestre, o Eden, descritto come un locus amoenus, «una divina foresta» attraversata da un fiume, il famoso Lete di reminiscenza classica e virgiliana, le cui acque fanno dimenticare a chi le beve il male compiuto...
Dante giunge al Paradiso terrestre, o Eden, descritto come un locus amoenus, «una divina foresta» attraversata da un fiume, il famoso Lete di reminiscenza classica e virgiliana, le cui acque fanno dimenticare a chi le beve il male compiuto. Pudica e rivestita di candido riserbo, vi si staglia Matelda, donna che svolge una funzione di guida, analoga a quella delle altre guide che accompagnano Dante lungo il viaggio. La donna è, forse, simbolo di quella condizione di felicità umana e terrena che l’uomo aveva prima del peccato originale. Il suo compito è quello di condurre le anime agli ultimi due riti di purificazione prima della salita al Paradiso attraverso il Fiume Lete e l’Eunoè: bevendo l’acqua del primo, il poeta dimenticherà il male commesso mentre con l’acqua del secondo Dante potrà ricordare il bene compiuto. Nella puntata odierna affrontiamo l’incontro del poeta con Matelda.