APERITIVO
L'errore del duca di Urbino
Non facciamo come Federico da Montefeltro, che non volle libri stampati nella sua biblioteca...
A TAVOLA
08_12_2010
Se vogliamo continuare a fare un po’ di apostolato, dobbiamo adeguarci alla rete, dobbiamo essere online. Vale la pena di ricordare che, mentre il duca di Urbino vietava l’accesso dei primi libri a stampa nella sua biblioteca, la Chiesa comprese subito le grandi potenzialità della nuova scoperta: non è un caso se una delle prime, o addirittura la prima stamperia italiana, fu quella dei monaci di Subiaco. Eccoci dunque all’inizio di questa avventura, pronti a sfruttare le potenzialità del Web. Senza mai dimenticare la prospettiva cattolica, quella dell’«et, et»: sappiamo infatti che la parola più cliccata su Internet nel mondo è composta di tre lettere, «sex», e che la rete ha permesso il diffondersi di una pornografia senza limiti. Dunque, online ci può essere il paradiso come l’inferno. Da cristiani, sappiamo che la nostra sarà una voce flebile, quella di un piccolo gregge, che vuole essere lievito. E anche se la voce più cliccata su Google continuerà ad essere «sex», il fatto che da oggi ci sia online La Bussola Quotidiana, è piccolo segno di speranza.
(Conversazione telefonica trascritta dalla redazione e non rivista dall'autore)