L'apparenza inganna

Si avvicina pian piano la ripresa della stagione televisiva ufficiale e le emittenti provano a testare qualche nuova proposta. Fra le (poche) novità di questi giorni, c’è Colpo d’occhio (RaiUno, ore 20.30), appuntamento quotidiano della fascia preserale tradizionalmente occupata da giochi a premio, partito lunedì scorso.

Sotto la conduzione di Max Giusti, due coppie si sfidano per cercare di individuare chi, in vari gruppi di soggetti, è quello fuori posto o dotato di caratteristiche che lo distinguono dagli altri, nonostante le apparenze similari.

Servono capacità di osservazione, intuizione, fortuna e la capacità di non lasciarsi ingannare dal primo impatto. I concorrenti devono difendere il montepremi assegnato all’inizio del gioco, che viene progressivamente decurtato a ogni risposta sbagliata. La coppia che riesce a conservare il montepremi maggiore accede alla fase finale.

Quali sono le coppie adatte a cimentarsi nella “caccia all’intruso”? Mariti e mogli, fratelli e sorelle, genitori e figli, fidanzati, amici. L’importante è che ci sia una buona intesa e che ci si riesca ad accordare sull’identità della persona identificata di volta in volta come quella che risponde alla descrizione del conduttore.

Quest’ultimo fa la sua parte ma il maggiore interesse del gioco è destato dalla curiosità. Il pubblico a casa, al pari di quello in studio, può cimentarsi insieme ai concorrenti nel tentativo di indovinare le identità in questione, in un gioco che, almeno nelle sue prime puntate, si presenta a misura di famiglia.