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FALSI ALLARMI

L'Antartide che si scioglie? Ennesima bufala

Uno studio su Nature fa gridare all'allarme per lo scioglimento dei ghiacciai dell'Antartide. Ma anche se le cifre dello studio fossero vere ( e c'è chi lo contesta) i ghiacciai persi equivarrebbero allo 0,011% del totale in 25 anni. Praticamente nulla.

Svipop 21_06_2018

Al Gore, campione planetario del catastrofismo climatico planetario, ha lanciato l'allarme pochi giorni fa (e i media si sono accodati): l'Antartide si sta sciogliendo, il riscaldamento globale antropico colpisce ancora, bisogna correre ai ripari finché siamo in tempo.

Ma che è successo? Su Nature è apparso uno studio di Andrew Shepherd e colleghi, secondo cui dal 1992 al 2011 l'Antartide avrebbe perso circa 76 miliardi di tonnellate di ghiaccio all'anno, e dal 2012 al 2017 la perdita annua si sarebbero triplicata, salendo a circa 219 miliardi. Nel complesso, tra il 1992 e il 2017 l’Antartide avrebbe perso una massa di ghiaccio di circa 3mila miliardi di tonnellate (“2,720 ± 1,390 billions tonnes”).

Attenzione però: i numeri con molti zeri impressionano, spesso abbagliano e inducono in inganno. Per evitare questi spiacevoli inconvenienti si tenga presente che l'Antartide ha una massa totale di ghiaccio di circa 27 milioni e 600 mila miliardi di tonnellate (vedi qui), ossia di oltre 27 mila migliaia di miliardi di tonnellate, e che quindi la massa di ghiaccio che, secondo Shepherd e colleghi, l'Antartide ha perso dal 1992 al 2017 è lo 0,011% del totale del ghiaccio antartico, poiché 3 migliaia di miliardi è appunto lo 0,011% di 27mila e 600 migliaia di miliardi.

Pertanto, anche se la perdita indicata fosse reale, l'Antartide conserverebbe ancora il 99,989% della sua massa totale. In definitiva: quand'anche fosse reale, la perdita denunciata è quantitativamente così irrisoria che davvero non è serio imbastirci sopra una lamentazione sulla sorte spaventosa dei ghiacci antartici.

Tanto più che le conclusioni di Shepherd e colleghi sono tutt'altro che pacificamente accettate dalla comunità scientifica. Già nel 2015 il glaciologo H. Jay Zwally, con altri, pubblicò uno studio secondo cui dal 1992 al 2001 ogni anno l'aumento della massa glaciale antartica ha superato di circa 112 miliardi di tonnellate le perdite, e dal 2003 al 2008 di circa 82 miliardi. Zwally stesso ha appena annunciato un nuovo lavoro nel quale intende documentare che pure negli anni più recenti l'aumento dei ghiacci antartici orientali ha sopravanzato le perdite intervenute nell'Antartide occidentale.

A proposito di Antartide dell'ovest: è opportuno segnalare che proprio in quella zona è stata da poco scoperta una intensa attività vulcanica subglaciale (vedi qui) che verosimilmente è all'origine di molta parte della perdita di massa glaciale. Quasi superfluo ricordare che l'attività vulcanica non è in alcun modo un prodotto del riscaldamento globale antropico. (Alessandro Martinetti)