L'agenda del Papa per le elezioni USA
La Chiesa denuncia chi «promuove nozioni della libertà separata dalla verità morale». Lo ha detto il Papa
ai vescovi degli Stati Uniti.
La Chiesa deve scendere in campo contro chi «promuove nozioni della libertà separata dalla verità morale». Lo ha detto con grande fermezza ieri Papa Benedetto XVI ai vescovi degli Stati Uniti d’America in visita ad limina.
Se le verità morali proposte dal Vangelo non cambiano mai, ha rintuzzato il pontefice, esse sono allora anche «la chiave per la felicità umana e la prosperità sociale». Si tratta di una netta affermazione anche politica di grande peso che non è affatto un'ingerenza indebita, ma una doverosa priorità etica.
Di politica fondata sulla morale parla del resto anche la "lettera aperta" che qualche giorno prima è stata diffusa da una quarantina di capi di Chiese e di denominazioni cristiane, più alcune congregazioni ebraiche, per ricordare che l'offensiva in atto negli Stati Uniti contro il matrimonio naturale è una grande violazione della libertà religiosa.
Tra i firmatari di tale importante documento vi sono anche i protagonisti diretti dello scontro fra Casa Bianca e Chiesa cattolica USA, quattro vescovi capitanti da mons. Timothy M. Dolan, arcivescovo di New York e presidente della Conferenza episcopale cattolica statunitense.
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