La vita breve di Star Academy
La trasmissione affidata a Facchinetti è stata chiusa dopo sole tre puntate: ascolti troppo bassi rispetto ai costi di produzione e agli introiti pubblicitari previsti. il Codacons ha presentato richiesta di rimborso per tutti gli spettatori che avevano espresso il loro televoto (a suon di telefonate o di sms dal costo).
Chi giovedì sera ha acceso la tv su Rai 2 pensando di assistere a “Star Academy” si è trovato spiazzato, dovendosi accontentare di un film di seconda scelta. La trasmissione affidata a Francesco Facchinetti non c’era e, a quanto pare, non ci sarà più dopo sole tre puntate di messa in onda: raggranellava ascolti troppo bassi rispetto ai costi di produzione e agli introiti pubblicitari previsti.
Preso atto del flop, la Rai aveva messo in cantiere una puntata finale prevista per sabato 22 ottobre, giusto per decretare un vincitore e non vanificare completamente anche quella parte di gara portata che comunque c’è stata. Ma poi “sopravvenuti problemi editoriali” hanno indotto a rinunciare pure a questa appendice conclusiva, lasciando il talent show senza un vincitore e senza una classifica dei concorrenti che hanno partecipato.
Le leggi di mercato sono spietate: se un programma non assicura l’audience che ci si attende, viene chiuso senza appello. Proprio il basso riscontro, peraltro, fa pensare che non saranno molti coloro che sentiranno la mancanza di questa trasmissione, nata come una brutta copia di “X Factor”, nel frattempo migrato sulla tv a pagamento.
A proposito di pagamento, il Codacons ha presentato formale richiesta di rimborso per tutti gli spettatori che durante le prime tre puntate hanno espresso il loro televoto (a suon di telefonate o di sms dal costo di 1 euro più Iva). Difficile pensare che in tempi di ristrettezze economiche la Rai e la casa di produzione Endemol accontentino questa pretesa, anche se la sensazione dei fan di Star Academy di essere stati presi in giro non passerà facilmente.
