Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
San Pasquale Baylón a cura di Ermes Dovico
SCHEGGE DI VANGELO

La virtù della fortezza

Andate e riferite a Giovanni ciò che avete visto e udito (Lc 7, 22)

Schegge di vangelo 16_12_2020

In quel tempo, Giovanni chiamati due dei suoi discepoli li mandò a dire al Signore: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?». Venuti da lui, quegli uomini dissero: «Giovanni il Battista ci ha mandati da te per domandarti: “Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?”». In quello stesso momento Gesù guarì molti da malattie, da infermità, da spiriti cattivi e donò la vista a molti ciechi. Poi diede loro questa risposta: «Andate e riferite a Giovanni ciò che avete visto e udito: i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciata la buona notizia. E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!». (Lc 7,19-23)

Gesù invita i discepoli di san Giovanni Battista a testimoniare i fatti prodigiosi da Lui compiuti e sulla buona notizia da Lui annunciata ai poveri in spirito. Ci sono dunque dei tempi, nella storia umana, riservati più ai testimoni, ai martiri, che ai maestri. Per essere veri testimoni di Cristo sforziamoci di aumentare in noi la virtù della fortezza. Se praticata, la fortezza infonde vigore per praticare il bene nonostante le difficoltà. Solo così potremo: superare le nostre contraddizioni non scoraggiandoci per i nostri difetti. Con questa virtù potremo compiere fino in fondo il nostro dovere e sull'esempio dei martiri saremo in grado di dire di "si" o "no" anche quando costa. Infine la fortezza aumenta la pazienza nel sopportare i mali di buon animo con perseveranza e lealtà.