Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Santa Zita a cura di Ermes Dovico

SINODO

La vigna del Signore La famiglia possibile

Apertura del Sinodo straordinario sulla famiglia. Nella Messa iniziale, Papa Francesco è partito dalle letture del giorno che hanno entrambe come soggetto la vigna del Signore: il "sogno" di Dio, che è il suo popolo. Una società giusta, a misura d’uomo e secondo il piano di Dio, è possibile. Una famiglia fedele e felice è possibile.

Ecclesia 06_10_2014
Papa Francesco al Sinodo

Apertura del Sinodo straordinario sulla famiglia. Nella Messa iniziale, Papa Francesco, come sempre fa, è partito dalle letture del giorno che hanno entrambe come soggetto la vigna del Signore. «La vigna del Signore – ha spiegato Francesco – è il suo “sogno”, il progetto che Egli coltiva con tutto il suo amore, come un contadino si prende cura del suo vigneto. La vite è una pianta che richiede molta cura!». La vigna, il sogno di Dio, è il suo popolo. Che Egli ha piantato e coltiva con cura per dare buoni frutti: un popolo di santi. Una società giusta, a misura d’uomo e secondo il piano di Dio, è possibile. Una famiglia fedele e felice è possibile. Continuiamo a proporre l'insegnamento del Magistero in tema di divorziati risposati, proseguendo sul tema della pastorale, per chi si trova in questa situazione.

«RITROVARE IL SOGNO DI DIO SULLA FAMIGLIA» di Massimo Introvigne

Messa di apertura del Sinodo straordinario sulla famiglia. Come fa sempre, il Papa è partito dalle letture del giorno. Il sogno di Dio viene frustrato da cattivi pastori, sia nell'antica profezia che nella parabola di Gesù. Un invito a tornare all'essenziale, all'origine, al sogno di Dio sulla famiglia "per coltivare e custodire bene la vigna".

LA CHIESA NON HA MAI ABBANDONATO I DIVORZIATI RISPOSATI di Tommaso Scandroglio

Non da oggi, ma sin da quando la pratica del divorzio si è diffusa fra i fedeli, la Chiesa ha sempre mantenuto un atteggiamento di misericordia, comprensione e accoglienza nei confronti dei divorziati e risposati. Senza ingannarli sulla verità della loro situazione, testimoniando una sincera carità fraterna.