Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
INTERCOMUNIONE

La via tedesca al sovvertimento della Chiesa

Una conversazione con un prelato americano fa scoprire le analogie tra la strategia del cardinale Marx in Germania e quanto accaduto negli Stati Uniti con la creazione di gruppi cattolici a favore dell'aborto. Ma qui la strategia punta dritto al cuore della Chiesa: l'Eucarestia.

Ecclesia 25_07_2018
Il cardinale Marx (a sinistra), presidente dei vescovi tedeschi

Qualche giorno fa parlavo con un prelato statunitense della Chiesa, e di alcuni sviluppi di una situazione di crisi e di confusione che si stanno verificando, in particolare in Germania. Il tema centrale era quello dell’intercomunione. Cioè della possibilità che i coniugi protestanti potessero partecipare all’eucarestia, ma senza convertirsi al cattolicesimo; restando cioè nella fede in cui si trovavano.

Abbiamo assistito alle diverse fasi del balletto. L’approvazione del sussidio pastorale da parte della Conferenza Episcopale tedesca, l’appello a Roma di sette vescovi e cardinali, l’apparente “stop” della Congregazione per la Dottrina della Fede, il rinvio di una discussione all’autunno, le dichiarazioni del Pontefice sulle responsabilità dei singoli vescovi, le dichiarazioni a favore dell’esperimento di alcuni vescovi, a cui però hanno risposto sacerdoti della loro stessa diocesi…Insomma una situazione di estrema confusione e poca chiarezza. In cui si evidenzia la spinta propulsiva dei presuli d’oltralpe, non adeguatamente controllata e frenata da chi, a Roma, avrebbe l’autorità per farlo.

Ma l’amico d’oltreoceano mi ha fatto notare qualche cosa di interessante. E cioè il modello di strategia messo in atto dal cardinale Marx e dai suoi confratelli. Una strategia che conosce bene, perché l’ha vista ideata e messa in pratica molto tempo fa nel suo Paese. Quando fu creato il Comitato per il controllo della crescita della popolazione, e nacquero i (e soprattutto le) Catholics for a Free Choice, cioè i sedicenti cattolici che appoggiavano e appoggiano l’aborto, aiutati dalla Fondazione Ford, furono compiuti diversi passi.

Il primo fu quello di creare cambiamenti concettuali per quanto riguardava l’aborto, e la regolamentazione delle nascite. Una volta gettate le basi ideologiche e filosofiche dell’operazione, si passò al momento successivo. E cioè quello in cui si creava una discussione pubblica, per smuovere l’opinione pubblica, e portare in primo piano il problema, nei tempi e nei modi voluti dagli organizzatori della campagna. All’epoca lo scopo era quello di cambiare, come è avvenuto, e come di recente è stato fatto in Irlanda, la legge civile sull’aborto. E non a caso Lifesitenews, un vero watchdog su questi temi, ancora di recente ha denunciato come la Ford Foundation abbia elargito milioni di dollari a organizzazioni “cattoliche” che promuovono l’aborto in America Latina.

Ma – mi faceva notare il prelato – lo scopo dei vescovi tedeschi sembra di portata e gravità molto maggiore, in quanto il tentativo è quello di cambiare la legge ecclesiastica, e sul punto forse più centrale e delicato, cioè l’eucarestia. Una vera e propria rivoluzione della Chiesa, dall’interno. E che proseguirebbe poi su altri obiettivi, che già si stanno delineando: il celibato ecclesiastico, tramite i “viri probati”, il diaconato femminile e la contraccezione con metodi chimici o meccanici.