Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
San Colombano a cura di Ermes Dovico
SCHEGGE DI VANGELO

la prospettiva dell'eterno

Il Figlio dell’uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti quelli che commettono iniquità e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro». (Mt 13,36-43)

Schegge di vangelo 01_08_2017

In quel tempo, Gesù congedò la folla ed entrò in casa; i suoi discepoli gli si avvicinarono per dirgli: «Spiegaci la parabola della zizzania nel campo». 
Ed egli rispose: «Colui che semina il buon seme è il Figlio dell’uomo. Il campo è il mondo e il seme buono sono i figli del Regno. La zizzania sono i figli del Maligno e il nemico che l’ha seminata è il diavolo. La mietitura è la fine del mondo e i mietitori sono gli angeli. Come dunque si raccoglie la zizzania e la si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo. Il Figlio dell’uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti quelli che commettono iniquità e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, ascolti!». (Mt 13,36-43)

Sembrerebbe che la parabola della zizzania fosse già tutta chiara. Invece Gesù, da buon maestro, la spiega nel dettaglio, aprendo uno squarcio sul giudizio di Dio e sulla realtà dell’inferno e del paradiso. La nostra condizione umana si apre sulla prospettiva dell’eternità: ogni azione umana si sporge sull’infinito futuro, e ha un peso, positivo o negativo, sul nostro destino eterno. Dante ne ha tenuto conto e un santo come Sant’Alfonso vi ha intessuto l’insegnamento morale. Vale anche per noi.