La processione mistica nell'Eden e la storia della salvezza
Nel Paradiso terrestre Dante assiste ad una processione mistica che simbolicamente rappresenta la storia della salvezza dell’umanità. Il poeta incontra Beatrice proprio dopo questa visione a voler significare che l’incontro personale di ciascuno di noi con Cristo...
Nel Paradiso terrestre Dante assiste ad una processione mistica che simbolicamente rappresenta la storia della salvezza dell’umanità. Il poeta incontra Beatrice proprio dopo questa visione a voler significare che l’incontro personale di ciascuno di noi con Cristo è frutto e parte di questa storia della salvezza universale.
L’incarnazione è il punto della storia in cui la rivelazione si compie, divide in due il tempo, è accaduta in un momento preciso e in un luogo determinato della terra. Ma Cristo è ancora presente e si può ancora incontrare nell’hic et nunc.
Dante vuole dimostrare come l’incarnazione continui ancora nella contemporaneità e l’incontro che gli apostoli hanno avuto con Cristo è stato possibile anche a lui attraverso il volto di una santa, Beatrice.
Scrive Singleton che Dante aveva consapevolezza che «c’erano e […] che sempre ci sarebbero stati lettori del poema desiderosi di vedere la Carne nel Verbo ed il Verbo nella Carne, due nature in una».
Chiarisce Guardini:
L’esistenza umana è limitata e passeggera: rimane però vera nell’eternità di Dio e lì riceve il suo ultimo significato. […] Dio opera la salvezza, […] mediante un’azione ben distinta che domanda una decisione. Mediante il “segno di contraddizione”: la nascita umana del Figlio eterno di Dio, in quell’anno, in quel paese, in quella determinata situazione storica. Altrettanto vale per l’uomo singolo: egli è transitorio, ma quanto egli compie nel tempo transeunte vale per l’eternità.
Nella puntata odierna assistiamo dunque alla processione, vediamo le figure che vi partecipano e il loro significato. Si chiarisce così meglio il cammino della storia della salvezza.