La nuova ondata terroristica colpisce l'Europa
Lo Stato Islamico torna a colpire l’Occidente, o afferma di averlo fatto, rivendicando tre azioni. Un attentato con un furgone in Canada, un duplice omicidio in Francia e anche la strage di Las Vegas sono tutte azioni rivendicate dall'agenzia Amaq del Califfato. Le prime due possono essere vere azioni Isis.
Lo Stato Islamico torna a colpire l’Occidente, o afferma di averlo fatto, rivendicando tre azioni in rapida sequenza.
Domenica la polizia canadese ha arrestato un somalo per l'attacco messo a segno il 1° ottobre a Edmonton, nell'Ovest del Paese, che ha causato il ferimento di cinque persone. Abdulahi Hasan Sharif, un richiedente asilo di 30 anni, era noto ai servizi di intelligence per essere un estremista islamico ma senza alcuna accusa mossa finora nei suoi confronti. Secondo la ricostruzione dell'attacco il somalo ha investito un agente di polizia con la sua auto prima di colpirlo più volte con un coltello. Quindi, a bordo di un furgone affittato, ha investito quattro pedoni prima di essere catturato dalla polizia. Il premier canadese Justin Trudeau ha parlato espressamente di “attacco terrorista".
Domenica a Marsiglia un musulmano armato di coltello ha ucciso due ragazze, cugine di 20 e 21 anni, nel piazzale della stazione Saint-Charles al grido di “Allah Akbar”. L’uomo, ucciso dai militari dell’Operazione Sentinelle che presidiavano la stazione, è un noto pregiudicato, un criminale comune più volte fermato e poi rilasciato dalla polizia. L’ultimo rilascio risaliva al giorno pima del duplice omicidio, a Lione, per un furto in un negozio. La polizia non ha riscontrato legami tra l'autore e l'organizzazione terroristica dello Stato Islamico ma l’agenzia di stampa dell’Isis, Amaq, ha rivendicato l’azione attribuendola a uno dei "soldati dello Stato Islamico". Le indagini hanno rivelato dalle impronte digitali che il terrorista, a quanto pare un algerino giunto a Marsiglia il giorno dell’omicidio con un treno da Lione, era stato registrato dalla polizia con ben otto identità diverse dal 2005. Le autorità francesi hanno avviato un'inchiesta per terrorismo ma il ministro dell'Interno Gérard Collomb ha mostrato prudenza, affermando che al momento non è ancora possibile confermare la natura del crimine. Le autorità francesi hanno mostrato cautela nell’accreditare la pista terroristica e la matrice dello Stato Islamico ma ultimamente molti “terroristi fai da te” colpiscono soprattutto le donne europee, bersagli più indifesi e considerati obiettivi legittimi dai jihadisti che ne contestano lo stile di vita non rispettoso dei dettami islamici.
Di fatto quanto accaduto a Edmonton e Marsiglia dimostra l’estrema facilità con cui i tantissimi fans del jihad presenti in Occidente (i sondaggi riportano simpatie per i jihadisti registrate in percentuali comprese tra un terzo e la metà degli islamici) possono passare all’azione. Amaq ha rivendicato anche la strage di Las Vegas, dove Stephen Paddock, bianco di 64 anni, si è appostato nella stanza di un albergo e ha aperto il fuoco mirando sulla folla che assisteva a un concerto di musica country provocando 58 morti e oltre 500 feriti, incluse probabilmente molte vittime finite calpestate nella calca dalla folla terrorizzata. Nei video girati di chi era sul posto si vede chiaramente Jason Aldean che canta e ad un certo punto, alle 22, viene interrotto dagli spari di un'arma automatica: i filmati hanno registrato prima una raffica di 9 secondi, seguiti da 37 secondi di silenzio in mezzo a grida di panico; poi una nuova raffica, per almeno due volte ma più breve. Gli uomini della Swat, le forze speciali della polizia, sono entrate in albergo alle 22.08. Pochi minuti prima di mezzanotte la polizia ha fatto sapere che "un sospetto era stato abbattuto" e che non riteneva vi fossero altri uomini armati in giro. Più tardi è emerso che Pollock si era suicidato poco prima dell’arrivo dei poliziotti.
Una fine anomala per un jihadista. Poco credibile in questo caso la rivendicazione dell’Isis sia perchè Paddock non era islamico (Amaq sostiene si fosse convertito da pochi mesi), né risulta avesse sposato altre ideologie estremiste. Anzi, era un uomo benestante anche se pare fosse un forte giocatore che anni or sono aveva denunciato un casinò di Las Vegas. Più probabile quindi che la strage, la più sanguinosa compiuta con armi da fuoco nella storia statunitense, appartenga al filone tutto americano dei massacri compiuti da persone che, per ragioni personali o problemi mentali, sparano sulla folla.
Il Califfato, in profonda crisi sui fronti bellici, potrebbe puntare a rivendicare anche la strage in Nevada per mostrare al l’opinione pubblica islamica che è ancora forte e combattivo ma, a dimostrazione della scarsa presa avuta dalla rivendicazione dello Stato Islamico, il dibattito sulla strage negli USA si è spostato subito sull’eccessiva facilità con cui si possono acquistare armi da fuoco, anche automatiche, in diversi Stati dell’Unione. Paradossalmente Wall Street ha visto il calo delle azioni delle società che gestiscono casinò e il forte rialzo di quelle che producono armi leggere. Può sembrare un paradosso, specie agli occhi di noi europei che a differenza degli americani non metteremmo mai nella Costituzione il diritto a portare armi, ma fatti di sangue come quello di Las Vegas evidenziano la carenza di sicurezza che il cittadino tende a compensare acquistando armi e addestrandosi ad usarle.
In fondo, fatte le debite proporzioni, sta succedendo la stessa cosa in Germania dopo l’escalation di crimini, stupri e aggressioni perpetrati su scala sempre più ampia da islamici, residenti e “rifugiati”.