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Dottrina sociale
a cura di Stefano Fontana

Anniversario

La Notre charge apostolique e la critica del liberalismo moderno

Il 25 agosto di 115 anni fa, san Pio X pubblicava questa lettera apostolica che condannava il movimento del Sillon per aver assunto in proprio i tre princìpi della rivoluzione francese. Considerazioni che hanno un grande valore anche oggi.

Dottrina sociale 30_08_2025

Centoquindici anni fa, il 25 agosto 1910, veniva pubblicata la Notre charge apostolique, la lettera apostolica di san Pio X sulla dottrina sociale del Sillon e il miraggio di una falsa democrazia. Nel 1894 Marc Sangnier aveva fondato la rivista Le Sillon [Il solco] e dato il la a un movimento teso a conciliare la Chiesa con i princìpi della democrazia liberale. La pericolosa evoluzione del movimento spinse san Pio X a scrivere questa lettera di condanna.

Si tratta di un testo interessante, che rimprovera al nuovo movimento di aver assunto in proprio i tre principi della rivoluzione del 1789: libertà, uguaglianza, fraternità. Data la situazione odierna della nostra democrazia, quelle osservazioni di Pio X hanno un notevole valore anche oggi.

Quanto alla libertà, il Papa rimprovera il Sillon di dedurla dalla «dignità umana» falsamente intesa, vale a dire di vederla come «emancipazione», o come si può dire anche oggi, come “liberazione”. Si tratterebbe, in altri termini, della libertà liberale che si emancipa dalla verità e dalla natura. Emancipazione politica da ogni autorità, emancipazione economica dai «padroni» ed emancipazione intellettuale da una «casta dirigente» che pretende di «guidare» il popolo. La prima emancipazione, quella politica, vuole suddividere l’autorità in modo che «ogni cittadino divenga in un certo modo re». La seconda, quella economica, vuole moltiplicare il padronato in modo che «ogni operaio diventerà in un certo senso padrone». Infine, la terza, quella morale, vuole creare una nuova forza morale come amore per l’interesse pubblico, allargato ben oltre le frontiere della nazione, fino a tutti gli uomini e ai confini del mondo. Elevata così la coscienza e la responsabilità di ognuno, «deriverà la democrazia economica e politica e il regno della giustizia, della libertà, dell’uguaglianza e della fratellanza».

La Notre charge apostolique critica tutti e tre i principi del liberalismo moderno e del progressismo postrivoluzionario. Critica la libertà intesa come indipendenza e autonomia della propria coscienza che «non obbedisce che a sé stessa». Condanna l’uguaglianza intesa come «livellamento delle condizioni». Condanna la fratellanza fondata «sull’amore degli interessi comuni o, al di là di ogni filosofia e religione, sulla semplice nozione di umanità, unendo così nello stesso amore e in un’interminabile tolleranza, tutti gli uomini con tutte le loro miserie».

Stefano Fontana