La misura del Padre
Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano. (Mt, 45, 43-48)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste.” (Mt, 45, 43-48)
Quante volte questo paragone ha scosso le persone e le ha rimesse in cammino? “Siate perfetti come il Padre vostro che è nei cieli”. Una misura impossibile, ma capace di ridestare l’umano che è in noi. La vita ricomincia, spezzando il cerchio dell’egoismo e del comodo, e il mondo si allarga. Gesù propone la grandezza del cuore e dell’azione del Padre suo, di fronte al quale egli stesso vive. Non dobbiamo scoraggiarci se questa misura ci supera sempre. Nella pazienza del tempo, Gesù porta a compimento in noi e nel mondo il cammino della conversione e l’opera della salvezza.