"La Madonna è venuta a prendermi"
Con il piccolo Antonio siamo giunti alla fine del triduo pasquale. Come nel Sabato Santo è la Madonna ad accompagnare i discepoli verso la Resurrezione, così sarà per il piccolo Antonio: è la Madre di Dio in persona che conduce il suo bambino tra le braccia di Dio per celebrare insieme la Pasqua eterna.
LA CROCE DI ANTONIO / 2 - IL BAMBINO CROCIFISSO CON GESÙ
LA CROCE DI ANTONIO / 1 - IL BAMBINO PREDESTINATO NELL'AMORE
Antonio è un bambino che ha avuto un rapporto molto speciale con Maria. Infatti, ha potuto vedere con i suoi occhi che la Madonna è veramente una Mamma piena di amore per tutti: Lei conosce ogni figlio per nome e lo ama di un amore unico e infinito, lo stesso amore che ha per Suo figlio Gesù. Antonio questo Amore lo ha vissuto profondamente sulla sua pelle e aveva il desiderio di testimoniarlo a tutti.
BAMBINO CONSACRATO A MARIA
Sin da piccolo Antonio ama visitare i santuari mariani e, poiché la sua famiglia inizialmente non è praticante, è proprio lui che chiede ai suoi genitori di essere portato nei luoghi in cui Maria ha dato un segno speciale del suo Amore.
In particolare, Antonio chiede spesso di andare al Santuario della Madonna delle Lacrime a Siracusa: «Lì ormai eravamo di casa», racconta mamma Monica. «C'era un sacerdote che, quando ci vedeva arrivare, faceva salire Antonio sull'altare insieme a lui, mentre celebrava la Santa Messa: questa cosa lo rendeva felicissimo».
Ma Siracusa è solo il primo di una lunga serie: Antonio si sente chiamato dentro ad andare nei luoghi in cui regna la presenza di Maria. «Nel primo anno di malattia - ricorda Monica -, per sua volontà abbiamo fatto la Pasqua a Medjugorje: Antonio era fuori di sé dalla gioia. Noi eravamo preoccupatissimi, perché aveva appena finito di fare il ciclo di chemioterapia, lui invece era la persona più felice del mondo, perché era dalla sua Madonnina. Abbiamo anche una fotografia che lui volle fare: mise l'autoscatto e poi saltò di gioia. A guardarla sembra proprio che stia volando dalla felicità».
Inoltre Antonio decide di consacrare il suo cuore alla Madre di Dio. Per l'occasione ci fu una bellissima cerimonia presso la chiesa di San Sebastiano a Palermo, con tanti bambini che vengono consacrati attraverso la speciale preghiera della Vergine dei Poveri di Banneux (Belgio): ogni volta che Antonio recita questa preghiera dice di provare grandissime emozioni, emozioni celesti.
(nella foto, Antonio con la maglietta gialla)
Quando il piccolo si ammala, dentro a questa circostanza di profondo dolore e sofferenza, allo stesso tempo, accade qualcosa di inspiegabile e bellissimo: l’amore che lui ha per Gesù e Maria inizia a crescere inesorabilmente. Infatti, è proprio in questo momento che la Madonnina si fa conoscere a lui in un modo tutto speciale.
«Una volta - racconta la mamma - eravamo in macchina e dal nulla lui mi guardò e mi disse: "Mamma tu non devi avere paura perché la Madonnina mi ha detto che io guarirò". Allora gli chiesi: "Ma in che senso Antonio? Tu parli con la Madonnina?", E lui mi disse: "Sì, mamma, quando sono sul divano e tu credi che io stia guardando la tv, in realtà io sto pregando e parlo con la Madonnina, nel mio cuore". Io rimasi veramente frastornata, non capivo perché mio figlio mi raccontasse queste cose. Cose che non potevano assolutamente venire da una famiglia come la nostra che, per quanto stesse iniziando a camminare verso il Signore, era di certo molto più indietro di lui sulla strada. Antonio ci ha insegnato veramente tante cose, lui aveva una marcia in più».
IL VIAGGIO A LOURDES E LA VERA GUARIGIONE
Questo annuncio di guarigione inizia a uscire dalla bocca di Antonio in modo sempre più insistente e lascia tutti spiazzati, perché, in verità, la situazione clinica va drasticamente peggiorando
Un giorno Antonio va dal papà e gli dice: «Papà, se vado a Lourdes dalla Madonnina io guarisco». Era il mese di dicembre del 2012; a novembre l'oncologo aveva comunicato ai genitori che il figlio non sarebbe arrivato a dicembre, così la famiglia si fida di Antonio e si reca a Lourdes.
«Fu veramente un viaggio della speranza - ricorda Monica - perché prima d'arrivare ci furono difficoltà e impedimenti di ogni tipo: scioperi dei treni, ritardi e cancellazioni degli aerei... ci capitò davvero di tutto».
Quando il bambino arriva a Lourdes, però, viene letteralmente invaso da una fortissima pace interiore, il suo corpo è martoriato dai dolori fortissimi, ma la sua anima sembra che voli: «Papà, papà - dice -, è una sensazione bellissima, mi sembra di essere in Cielo, sento un calore alla pancia che mi fa stare bene, mi viene voglia di ballare, di cantare, di gridare. Papà, sto bene e pregherò perché anche tu possa provare questa bella sensazione che sto provando io».
«In quel viaggio - racconta la mamma - lui mi voleva preparare. Ad un certo punto, per esempio, mi disse: "Mamma io sono stanco, io me ne devo andare", ma io gli risposi: "No Antonio! Tu devi lottare!" e senza rendermene conto, io lo stavo ostacolando. Lui invece, per come poteva, voleva comunicarci che lui era a conoscenza di tutto».
A Lourdes il bambino inizia a pregare per moltissima gente e scrive una marea di bigliettini che poi mette ai piedi della Madonna. «Siccome lui aveva detto che a Lourdes sarebbe guarito - continua Monica - io e suo padre ad un certo punto gli diciamo: "Dai Antonio! È il tuo momento, prega per te, per la tua guarigione!", ma lui, come se non avessimo detto nulla d'importante, ci risponde che l'avrebbe fatto "dopo". Noi capimmo solo alla fine, quando ormai era in Paradiso, che Antonio ci aveva sempre parlato della guarigione dell'anima e che lui sapeva tutto: lui sapeva dove e quando se ne sarebbe andato: infatti, nel viaggio a Lourdes ci stava preparando alla sua partenza».
Poi accadde un fatto: quando Antonio era già partito per il Cielo, un giorno, papà Giuseppe va a prendere il suo giubbettino che stava nell'armadio e guardando nelle tasche trova un bigliettino. Era proprio uno dei bigliettini che aveva scritto a Lourdes e che forse non era riuscito a depositare nell'urna della Madonna o chissà... Insomma, su questo bigliettino ci stava scritto: "Gesù aiuta i bimbi, gli adulti, le famiglie povere e tutti quelli che hanno bisogno del tuo aiuto. Amen. 1 Padre Nostro, 1 Ave Maria, 1 Gloria al Padre". «Siccome quello era esattamente il momento in cui stavamo scegliendo la preghiera per il suo ricordino - spiega Monica - io e suo padre capimmo il messaggio: quella era la preghiera da inserire». (foto grande in alto)
MARIA, MADRE DELLA DIVINA MISERICORDIA
In uno dei tanti pomeriggi in ospedale, la mamma di un amichetto di corsia di nome Giovanni, vedendo mamma Monica molto triste e affranta, le regala un’immaginetta di Gesù Misericordioso. Sull’immagine c’è scritto: “Gesù confido in te!». Antonio vede quell'immaginetta e subito se ne innamora. Quella frase è come se si imprima a fuoco sul suo cuore e da quel momento inizia a ripeterla a tutti, diventa come il suo motto di vita: «Gesù, confido in te!».
Dietro a questa immagine c’è scritta anche la Coroncina della Divina Misericordia: Antonio decide che da quel momento la reciterà ogni giorno e spesso chiede alla mamma di invitare altre persone, altri bambini, per pregare con lui nella sua stanza d'ospedale oppure nelle stanze degli altri bambini.
Inoltre, una volta tornati dall'ospedale, Antonio chiede alla sua famiglia di prendersi questo impegno: pregare la Coroncina ogni giorno alle 15:00 insieme a lui. Proprio una di queste volte, Antonio è sdraiato sul letto, alla sua destra c’è la mamma e sul lato sinistro il papà, con la sorellina Flavia. Ad un tratto Antonio inizia a fissare gli occhi di mamma Monica, li fissa a lungo, senza mai togliere lo sguardo. La mamma se ne accorge e stupita gli chiede come mai la stia guardando in modo così strano, Antonio allora risponde a bassa voce: «Zitta, zitta! Altrimenti se ne va!». Mamma Monica, allora, aspetta la fine della preghiera, poi di nuovo chiede spiegazioni al suo bambino. Antonio allora racconta che, durante la preghiera, la Madonna si è fatta vedere: era una figura di grandezza naturale e tutta bianca, come la statua che si trova al santuario di Medjugorje, e pregava insieme a loro. Ma dove ha visto Antonio la Madonnina? «Mamma – risponde lui –, era proprio lì, la vedevo attraverso i tuoi occhi, era venuta a benedirmi».
LA GRANDE FESTA FINALE
Ma i regali di Maria ad Antonio non sono ancora finiti, anzi continuano fino all’ultimo giorno. Sapendo del grande amore di Antonio per la Regina del Cielo, alcuni signori della parrocchia decidono di portargli a casa la statua della Madonna di Medjugorje, una copia dell’originale. È un fatto molto speciale perché quella "statua pellegrina" è destinata da sempre a visitare esclusivamente le chiese.
Antonio è felicissimo: per l'occasione la sua casa si riempie di moltissime persone, è un via vai continuo e inaspettato di persone che accorrono ai piedi del suo lettino per pregare e cantare alla Madonna, sembra proprio una grande festa.
Quando tutti vanno via, mamma Monica, stupita per tutto quello che ha visto accadere in quei giorni, si avvicina al figlio e gli chiede: «Antonio, cosa è venuta a fare in casa nostra la Madonnina?». Lui la guarda e le dice: «Mamma è venuta a prendermi». Due giorni dopo, sabato 23 febbraio 2013, alle ore 13:55, Antonio, come un Angelo, vola in Paradiso.
LA CROCE DI ANTONIO / 2 - IL BAMBINO CROCIFISSO CON GESÙ
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