La luce dei profeti
«Guai anche a voi, dottori della Legge, che caricate gli uomini di pesi insopportabili, e quei pesi voi non li toccate nemmeno con un dito!» Lc 11,46-50
«Guai anche a voi, dottori della Legge, che caricate gli uomini di pesi insopportabili, e quei pesi voi non li toccate nemmeno con un dito! Guai a voi, che costruite i sepolcri dei profeti, e i vostri padri li hanno uccisi. Così voi testimoniate e approvate le opere dei vostri padri: essi li uccisero e voi costruite. Per questo la sapienza di Dio ha detto: “Manderò loro profeti e apostoli ed essi li uccideranno e perseguiteranno”, perché a questa generazione sia chiesto conto del sangue di tutti i profeti, versato fin dall’inizio del mondo». Lc 11,46-50
Non si educa con i precetti, ma con tutta la propria persona. Si educa attraverso la testimonianza e l’accompagnamento. La legge è un riferimento, è un binario che indica la strada. Solo una compagnia sostiene; qualcuno che cammini con te, come dice papa Francesco, al modo del pastore: precedendoti, stando al tuo fianco, venendo dietro a te. Questo permette di valorizzare ogni energia, anche delle persone più deboli, guardate con misericordia. Così si accoglie la compagnia e la testimonianza delle persone che il Signore mette sul nostro cammino, quei ‘profeti’ che ci scuotono e ci spingono in avanti. Non attenderemo di valorizzarli quando sono morti, ma siamo tesi a guardarli come lampi che schiariscono il panorama della vita.