La consacrazione della Cappella Sistina
Il Sismografo ricorda la cerimonia con cui, il 15 agosto 1483, papa Sisto IV consacrò quello che sarebbe divenuto uno dei luoghi più evocativi del Palazzo Apostolico.
540 anni (e un giorno) fa con una solenne cerimonia papa Sisto IV procedeva alla consacrazione della cappella del Palazzo Apostolico vaticano, dedicata all'Assunzione di Maria che si celebrava proprio in quel giorno, benché sia divenuta universalmente nota come "Sistina", dal nome del pontefice.
Quella che si presentava agli astanti il 15 agosto 1483 era una Sistina ben diversa da quella che conosciamo. Mancavano gli affreschi michelangioleschi che l'avrebbero resa universalmente celebre. Il Sismografo ricorda che fu poi Giulio II (nipote di Sisto IV) a incaricare Michelangelo Buonarroti della decorazione della volta e delle lunette, concluse quasi trent'anni dopo la consacrazione, nel 1512, mentre il Giudizio fu dipinto tra il 1525 e il 1540.
Il primo conclave a tenersi nella Cappella Sistina fu quello del 1492 che elesse papa Alessandro VI. Da allora la cappella voluta da Sisto IV divenne sede stabile delle elezioni papali, ma non l'unica: dal 1823 (Leone XII) al 1846 (beato Pio IX) queste si svolsero al Palazzo del Quirinale, mentre il conclave del 1799-1800, convocato quando Roma era occupata dai francesi, si svolse addirittura a Venezia. A partire da Leone XIII (1878) tutti i pontefici ripresero ad essere eletti nella Cappella Sistina, benché non ci fosse alcun "vincolo" riguardo al luogo. Soltanto in tempi recenti san Giovanni Paolo II ha stabilito, nella Universi Dominici Gregis, «che l'elezione continui a svolgersi nella Cappella Sistina, ove tutto concorre ad alimentare la consapevolezza della presenza di Dio, al cui cospetto ciascuno dovrà presentarsi un giorno per essere giudicato».