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FEDE IN LITUANIA

La Collina delle croci: un simbolo di fede in Lituania

Schiacciati prima dall'impero zarista, poi dall'Unione sovietica, la Lituania resiste e dà un esempio di fede riconosciuto in tutto il mondo: la Collina delle croci. Perché rimanga nel mondo la memoria del sacrificio di Cristo.

- FOTOGALLERYdi Daniele Antonio Ferrari

Cultura 28_03_2013
Collina delle Croci

La Lituania consiste perlopiù in pianura. Eppure, a pochi chilometri da Siauliai, un piccolo comune di oltre 150 mila abitanti, sorge una piccola collina di sei metri. Per un paese dove la maggiore altitudine raggiunta sfiora i 300 metri, è comunque poca cosa. Non fosse solo che, quella collina, tempestata da centinaia di migliaia di croci conficcate nel friabile terreno del Paese Baltico, racconta una storia di fede e di dolore. Stiamo parlando della Collina delle Croci, luogo profondamente radicato nella tradizione lituana, che persino papa Giovanni Paolo II visitò nel lontano settembre di vent'anni fa. Ma andiamo con ordine.

La Collina delle Croci nasce nel 1831, quando una rivoluzione cadetta di lituani e polacchi, uniti dal medesimo credo cattolico, costrinse l'impero zarista – che nel 1795 aveva annesso la Lituania –  a una dura repressione. Molti dei lituani che parteciparono alla lotta non fecero ritorno a casa. Così, gli abitanti delle città limitrofe presero a piantare nel terreno particolarmente morbido della collina delle croci, delle più svariate fogge e dimensioni, in memoria dei propri cari che non tornarono. La Collina divenne così, rapidamente, un luogo d'incontro dove ognuno portava la propria croce e la piantava, chi per chiedere una grazia, chi per commemorare un defunto, chi semplicemente per partecipare al grande abbraccio della Chiesa lituana.

Nel 1961 quel simbolo venne distrutto per la prima volta. La polizia segreta russa, il Kgb, cancellò la località spianando l'intera collina. Per ben tre volte, però, i Lituani fecero risorgere la collina piantando ulteriori croce. E non bastò neanche piantonare giorno e notte l'area: al terzo fallimento, il Kgb dovette desistere. Tanto che adesso la collina conta circa 100 mila croci, si estende per venti metri di lunghezza e ben di più in larghezza. Anche oggi è meta d'obbligo lungo la E77, che collega l'enclave russa di Kaliningrad a Riga, per chiunque visiti la Lituania e sia interessato a comprendere le origini e le ragioni di un luogo tanto straordinario.