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EDITORIALE

La bella modernità

Abbiamo due risorse per resistere all'insensatezza della perversione che ci viene spacciata per modernità: il cuore di ognuno, che desidera la "verità di natura", e qualcuno che ce lo ricordi, una Chiesa che ci accoglie con misericordia e ci sostiene con la sua compagnia.

Editoriali 04_07_2013
Turner - La barca di Pietro

Nasce un/una bambino/a ma non si può dire se è maschio o femmina. Deciderà lui/lei quando sarà grande e magari per un tempo deciderà di essere maschio e per un altro tempo deciderà di essere femmina. C’è un tempo per tutto: lo dice anche la Bibbia.

Chi ci imbroglia? Qui non è più questione di peccati e di incoerenze, che ci sono sempre stati. Qui ci vengono cambiate le carte in tavola e viene sconvolta la partita della vita. Siamo come vele al vento. Un vento fortissimo e insistente, violento e penetrante, a volte sornione e insinuante. Soffia con una forza infrenabile capace di trascinarci dappertutto, fino a disperderci e inabissarci.

La nostra fragile barca sobbalza fra l’attrattiva del bello e il fascino del male, tra la santità e la perversione, tra l’utilità più evidente e la dissipazione più folle. Nel gran mare dell’Italia, dell’Europa e del mondo arriva l’ondata del sesso, ci travolge la corrente del ‘genere’, ci sballottano i matrimoni gay. Un uomo sposa un altro uomo e una donna un’altra donna con la benedizione di Obama e Hollande, e questa è uguaglianza piatta come la morte. Senza poter dissentire né obiettare. Dagli schermi della tv e dalle pagine di riviste patinate la bella modernità spinge a metterci in riga come soldatini del nuovo principe, mentre le multinazionali galoppano e forse qualche onorevole, dopo tanti digiuni, si guadagnerà il seggio di senatore a vita. Evviva! Gli spruzzi arrivano fin nelle canoniche e sui pulpiti delle Chiese. Guai a chi non ha apertura e benevolenza. E la barca va: verso l’abisso.

Ma c’è una risorsa. Anzi due. La prima risorsa è il cuore di ognuno. Quello che veramente desideri dal profondo e quello che riconosci vero nella pace della coscienza; quello che domandi per la tua vita e quello che vorresti per i tuoi figli. C’è una infrenabile ‘verità di natura’ che non può essere smentita e sovvertita.

La seconda risorsa è qualcuno che ce lo ricordi, continui a ricordarcelo. Una Chiesa che continui a dirci come siamo fatti, com’è la nostra natura di uomini e donne, come ci ha creati e ci vuole Iddio. Una Chiesa che ci accoglie con misericordia e ci sostiene con la sua compagnia. Preti che ci accompagnano nella predicazione e nella confessione, nel dialogo e nel consiglio. Amici cristiani che ci sorreggono nella verità e nella carità.

Senza un legame, un’appartenenza, una corda, un’ancora, la nostra barca va alla deriva o si infrange sugli scogli dell’insulsa modernità. Un buon timone e un buon equipaggio portano la barca attraverso tutti i marosi, fino al buon porto.