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USA

Kennedy è prudente sui vaccini, ma non un no vax

Robert Kennedy jr segretario alla Sanità Usa, fa paura in Europa perché ritenuto no vax. Ma sta ridando libertà di scelta alle famiglie e tagliando ingenti fondi pubblici dai soli programmi di vaccini mRna. 

Vita e bioetica 09_08_2025
Robert Kennedy jr e Donald Trump (La Presse)

Il ministro dell’amministrazione Trump più temuto in Europa è Robert Kennedy jr. Rampollo della famiglia dell’ex presidente JFK, candidato presidenziale nelle primarie del Partito Democratico, è passato ai Repubblicani solo nell’ultima fase della campagna elettorale del 2024, portando però un vento nuovo in tutte le questioni che riguardano la salute. Durante la pandemia aveva tenuto un discorso, a Milano, in cui difendeva la libertà individuale contro gli obblighi sanitari. E gli era stato subito attribuita l’etichetta di “no vax”. Kennedy fa paura agli europei perché temono che abolisca i vaccini e faccia tornare in auge le grandi epidemie. Ma è vero?

In questi due mesi Kennedy ha ridato maggiore libertà di scelta alle famiglie sulle vaccinazioni, tagliato fondi pubblici federali alla ricerca sui vaccini mRna per dirottarli su altri progetti vaccinali e annunciato di voler rendere più semplici le cause di risarcimento per danni avversi da vaccini. Tutto ciò è bollato come “politica no vax” o apertamente “antiscientifica”.

Kennedy dà altre motivazioni. Ad esempio, sul risarcimento per danni da vaccini, dichiara che il Programma di risarcimento per danni da vaccino (acronimo inglese Vicp), istituito dal Congresso nel 1986, sia troppo incline a «inefficienza, favoritismo e plateale corruzione». Anche perché: «Il Vicp respinge sistematicamente casi meritori di attenzioni o li trascina per anni». I critici di Kennedy jr ritengono che questo sia solo un modo per risarcire anche casi di danneggiati non dimostrabili con prove certe, cosa che fa la gioia dei colleghi avvocati del ministro. E il rischio è che il fondo per i risarcimenti (finanziato con una tassa imposta su ogni vaccino venduto) possa andare in bancarotta per troppi risarcimenti. Ma in questo periodo, la mancanza di risarcimenti per vittima da malasanità sta creando un malcontento generalizzato nella popolazione americana, causato da pratiche dilatorie esasperanti. È un problema che riguarda sia le assicurazioni che i risarcimenti pubblici, come in questo caso. Kennedy sta cercando di affrontare la situazione.

Il secondo scandalo è causato dalla decisione di Kennedy di sostituire i membri dell’Acip, il comitato per l’approvazione dei nuovi vaccini. Anche in questo caso, bisogna sentire anche le sue ragioni per capire perché: «L’Acip valuta la sicurezza, l'efficacia e la necessità clinica dei vaccini nazionali e trasmette i propri risultati ai Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie. Il comitato è stato afflitto da persistenti conflitti di interesse ed è diventato poco più che un semplice timbro di approvazione per qualsiasi vaccino».

Ma ciò che ha fatto veramente infuriare tutti gli ambienti medici di qua e di là dell’Atlantico è stata la doppia mossa di Kennedy sui vaccini del Covid-19. Prima, nelle linee guida, ha eliminato la raccomandazione di vaccinare contro il coronavirus bambini sani e mamme incinta. Non si tratta di vietare, ma di lasciare più libertà di scelta alle famiglie, liberando da una serie di sensi di colpa e di pressioni sociali, due categorie molto sensibili. Con una pandemia conclusa da anni, perché la polemica sulle linee guida resta così viva?

E poi è arrivato il colpaccio, questa settimana: mezzo miliardo in meno di fondi federali destinati alla ricerca e sviluppo di nuovi vaccini che usano la tecnologia mRna (la stessa dei vaccini Pfizer e Moderna contro il Covid-19). Quei 500 milioni di dollari sono la somma di 22 contratti cancellati che Kennedy, alla luce degli studi commissionati dal suo dipartimento, ritiene poco promettenti ed eccessivamente costosi a fronte dei risultati previsti.

Anche qui non si tratta di abolire del tutto i finanziamenti, ma solo quelli federali, pagati dunque da tutti i contribuenti americani. Restano i fondi privati, anche di istituzioni filantropiche molto ricche come la Fondazione Bill&Melinda Gates, che già investe decine di miliardi per lo sviluppo di vaccini mRna.  Né si tratta di abolire la ricerca e lo sviluppo dei vaccini, in senso lato, ma solo di de-finanziare programmi che l’amministrazione attuale ritiene poco promettenti. Ma gli stessi fondi verranno deviati su altri programmi di sviluppo vaccinale. Su questo Kennedy non ha mai voluto dare adito a equivoci: «Vorrei essere assolutamente chiaro: l'HHS (Dipartimento della Sanità e Servizi umani, ndr) sostiene vaccini sicuri ed efficaci per tutti gli americani che li desiderano. Ecco perché stiamo superando i limiti dell’mRNA e investendo in soluzioni migliori». Poi sarà aperto il dibattito fra esperti per valutare se le “soluzioni migliori” siano effettivamente migliori. Ma intanto questo non può essere definito come il programma di un no vax.