IL CASO
Kate, una storia poco credibile
- Tutti pazzi per Kate.
E nessuno verifica, di Raffaella Frullone
- Nessuna lapidazione
attende Kate, di Anna Bono
- Mala informazione di Riccardo Cascioli
Attualità
14_09_2011
Nelle ultime settimane stampa, radio e tv hanno dedicato ampio spazio alla drammatica vicenda di Kate Omoregbe, la 34enne nigeriana che ha lasciato il carcere di Castrovillari, dove ha scontato una condanna per detenzione di sostanze stupefacenti, e che avrebbe dovuto essere immediatamente sottoposta a decreto di espulsione. Se rimpatriata - è stato scritto e detto - la donna avrebbe rischiato la lapidazione per essersi rifiutata, più di 10 anni fa, di sposare un uomo più anziano di lei e convertirsi alla religione dell'uomo, l'Islam.
Grazie ad una petizione e ad una grande mobilitazione mediatica, promossa da Franco Corbelli, responsabile del Movimento Diritti Civili Globali, alla donna è stata concessa la protezione umanitaria e potrà rimanere nel nostro paese, almeno per un periodo. Eppure la vicenda presenta non poche zone di ombra.
- Tutti pazzi per Kate. E nessuno verifica, di Raffaella Frullone
- Nessuna lapidazione attende Kate, di Anna Bono
- Mala informazione di Riccardo Cascioli