Kansas City, successore "dialogante" per il vescovo pro-life
Nella diocesi americana va in pensione mons. Naumann. Al suo posto arriva mons. McKnight, critico sul divieto di comunione per i politici pro-aborto.

Cambio della guardia e anche di approccio ai politici abortisti nell'arcidiocesi di Kansas City, in Kansas (da non confondere con la diocesi di Kansas City-St. Joseph, in Missouri), dove ieri papa Francesco ha accolto la rinuncia di mons. Joseph Naumann e ha nominato mons. William Shawn McKnight, finora vescovo di Jefferson City.
Mons. Naumann si ritira per raggiunti limiti di età dopo vent'anni esatti alla guida di Kansas City. Al presule, strenuo pro-life, che alla fine di marzo aveva guidato la preghiera davanti alla clinica abortista di Planned Parenthood, subentra un successore dall'atteggiamento più "conciliante", almeno in termini di comunione ai politici pro-aborto. Mons. McKnight nel 2021 si era infatti dissociato dalla linea della Conferenza episcopale Usa sul divieto di comunione. Pur ribadendo che «non ci dovrebbero essere dubbi sul fatto che i vescovi siano pienamente uniti nel sostenere la tutela legale dei nascituri e contro la distruzione della vita umana nelle sue fasi iniziali» e la condivisione del «profondo imperativo morale di adottare misure di tutela legale per coloro la cui vita è minacciata dal grave male dell'aborto», il presule aveva affermato che «per cambiare i cuori e le menti non possiamo limitarci a minacciare una punizione» e la necessità di «tenere l'Eucaristia fuori dalla mischia politica».
La lettera di mons. Knight era intitolata It’s not just about the sacrament; it’s about communion (Non si tratta solo del sacramento, si tratta della comunione). Ma quale comunione è possibile quando c'è il rischio concreto di profanare la Comunione?