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STATISTICHE

Islam, se non lo conosci ci caschi

Il Pew Research Center lo conferma: la religione che cresce più rapidamente è l'islam. Come viene giudicato in Occidente? A parte l'ignoranza diffusa in materia, è giudicato male dai repubblicani americani, dagli ungheresi e dagli italiani. Bene dai democratici americani, dagli inglesi, dai francesi e dai tedeschi. Ma i musulmani, come vedono gli occidentali? Male: egoisti e avidi. E una percentuale altissima vorrebbe la sharia come legge dello Stato. 

Libertà religiosa 03_06_2017
Mezzaluna su una moschea

Islam for Dummies, cioè la religione islamica spiegata anche ai più ignoranti, pare che sia uno dei libri più letti dai volontari occidentali che si arruolano nell’Isis come foreign fighters. Sarà vero? Sarà solo propaganda? La notizia pare confermata da un sondaggio effettuato dal Pew Research Center. Un quarto degli americani dichiara di non sapere “nulla” e un altro terzo di sapere “molto poco” della religione di Maometto. E si tratta di percentuali relativamente stabili. Negli Usa ci sono pochi musulmani in rapporto alla popolazione (3,3 milioni su 319 milioni di americani), quindi è quasi fisiologico che se ne sappia poco. Nonostante tutto, la popolazione musulmana cresce, per nascite e conversioni, molto più di tutte le altre, anche in Nord America.

Il trend misurato dal Pew Research Center, questa settimana, è coerente con quello dell’anno scorso. In pratica, l’islam è la seconda religione nel mondo, seconda solo al cristianesimo, con 1,8 miliardi di fedeli. Ma in prospettiva diventerà la prima religione entro la fine del secolo. Da qua al 2060, la crescita prevista è del 70%, contro il 34% del cristianesimo. Nonostante sia una religione solitamente associata al mondo arabo, la maggior popolazione musulmana e quella che cresce più rapidamente si trova in Asia, soprattutto in Indonesia.

Per quella data, anche negli Usa, la piccola comunità musulmana, benché destinata a restare minoranza esigua, sarà comunque in grado di superare numericamente la comunità ebraica, che è la più numerosa nel mondo dopo quella in Israele. La non conoscenza dell’islam da parte degli americani, non coincide con una visione negativa di quella religione. Non vale, almeno in questo caso, il discorso del pregiudizio dato dall’ignoranza. L’ignoranza pare generare più simpatia nel corso del tempo, specie durante gli ultimi anni di Barack Obama. Tuttora, c’è da dire, i sentimenti nei confronti dell’islam sono più “freddi” rispetto a quelli per le altre religioni americane, con un 48%, ma sono già otto punti in più rispetto al 2014.

Interessante constatare che, politicamente parlando, il 54% dei democratici crede che “nessuno” o “pochissimi” musulmani odi l’America. Percentuale che scende al 29% fra i repubblicani, la maggioranza dei quali crede, invece, che l’anti-americanismo dei musulmani sia un fenomeno di massa che riguarda “circa la metà” della popolazione islamica. Riassumendo: solo una minoranza di americani sa qualcosa dell’islam, il parere positivo o negativo nei confronti della religione di Maometto (e l’idea se sia anti-americana o no) dipende soprattutto dallo schieramento politico.

E in Europa? Posti di fronte alla domanda sull’islam, esprimono un parere negativo soprattutto gli europei del Sud e dell’Est. Fra questi, gli italiani sono secondi in assoluto per l’ostilità nei confronti della religione musulmana, con un 69% di pareri negativi, un risultato inferiore solo al 72% dell’Ungheria. Chi conserva un parere positivo o tendenzialmente benevolo sono semmai i paesi dell’Europa occidentale e settentrionale, Regno Unito in testa (solo il 28% ha un parere negativo) seguito a ruota dalla Germania e dalla Francia (entrambe al 29%). Nonostante il terribile 2016, dopo il Bataclan, Nizza e Berlino (la strage di Manchester non c’era ancora stata), inglesi, tedeschi e francesi hanno ancora un buon concetto delle loro enormi comunità musulmane.

Vale la pena di sapere, però, cosa pensino degli occidentali i musulmani stessi. Perché il gioco delle percezioni vale, se è in due direzioni non se è univoco. E vediamo che, fra gli atteggiamenti maggiormente associati al tipo “occidentale”, in cima alla lista c’è “egoista” (68%) seguito da “violento” (66%) e avido (64%). Solo nelle ultimissime posizioni troviamo il tipo occidentale associato a concetti positivi, come “onesto” (33%), “tollerante” (31%) e “generoso” (un magro 29%).

Impressionante, poi, vedere le percentuali dei musulmani che vorrebbero la sharia (la legge coranica) come legge fondamentale del loro paese: il 99% degli afgani e il 91% degli iracheni, due popoli teoricamente liberati dagli occidentali, l’89% dei palestinesi (che pure hanno una classe dirigente laica), l’83% dei marocchini (un regno moderato), il 72% degli indonesiani (Stato democratico e multi-confessionale), solo per citare i dati più interessanti. Fra i più moderati, cioè quei popoli musulmani che meno desidererebbero essere governati dalla sharia? Albanesi (12%), kosovari (15%), turchi (12%). Nonostante Erdogan.