Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Venerdì Santo a cura di Ermes Dovico
SCHEGGE DI VANGELO

Ipocrisia? No, grazie!

Voi non siete entrati, e a quelli che volevano entrare voi l’avete impedito (Lc 11, 52)

Schegge di vangelo 15_10_2020

In quel tempo, il Signore disse: «Guai a voi, che costruite i sepolcri dei profeti, e i vostri padri li hanno uccisi. Così voi testimoniate e approvate le opere dei vostri padri: essi li uccisero e voi costruite. Per questo la sapienza di Dio ha detto: “Manderò loro profeti e apostoli ed essi li uccideranno e perseguiteranno”, perché a questa generazione sia chiesto conto del sangue di tutti i profeti, versato fin dall’inizio del mondo: dal sangue di Abele fino al sangue di Zaccarìa, che fu ucciso tra l’altare e il santuario. Sì, io vi dico, ne sarà chiesto conto a questa generazione. Guai a voi, dottori della Legge, che avete portato via la chiave della conoscenza; voi non siete entrati, e a quelli che volevano entrare voi l’avete impedito». Quando fu uscito di là, gli scribi e i farisei cominciarono a trattarlo in modo ostile e a farlo parlare su molti argomenti, tendendogli insidie, per sorprenderlo in qualche parola uscita dalla sua stessa bocca. (Lc 11,47-54)

Non bastano atti di devozione come il costruire le tombe ai profeti, o guardare all'esempio dei santi che ci hanno preceduti, senza una vera fede nei confronti di Dio. Limitare la fede soltanto a preghiere e gesti esteriori diventa una condanna perché non permette, né a noi stessi, né agli altri che seguissero il nostro esempio, di entrare nel Regno dei Cieli. L’ipocrisia anestetizza la coscienza perché lascia credere di essere in pari con Dio solo grazie a vuoti atti di devozione. Chiediamo al Signore di aiutare noi e chi ci è affidato, ad entrare nel regno dei Cieli senza cadere nell'ipocrisia.