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Odiatori in rete

Insulti a genitori no Ddl Zan

Una coppia sposata pubblica una foto in cui su un palmo della mano c’è scritto «Papà» e sull’altro «Mamma». Al centro la figlia con indosso un pannolino con su scritto «Ddl Zan». Vengono ricoperti di insulti dai sostenitori del ddl.

Gender Watch 20_05_2021

Una coppia sposata, i coniugi Carollo, pubblica una foto in cui su un palmo della mano c’è scritto «Papà» e sull’altro «Mamma». Al centro la figlia con indosso un pannolino con su scritto «Ddl Zan». Vengono ricoperti di insulti dai sostenitori del ddl, cioè tra coloro che sono contro l’odio per chi la pensa in modo diverso e inneggiano alla tolleranza.

La coppia è stata intervistata dal sito Pro Vita & Famiglia. Riportiamo qui l’intervista.

Vuole spiegarci nei dettagli l’episodio di cui è stato vittima?

«Qualche giorno fa ho fatto un post, insieme a mia moglie e mia figlia, una foto, dove sulle mani avevamo la scritta “papà” e “mamma”, mentre la mia bambina aveva lo slogan  “no ddl Zan” scritto sul pannolino. Il senso era che ognuno faccia ciò che vuole, ma non tocchi quello che è un vero e proprio patrimonio, costituito dalle figure uniche di papà e mamma, evitando il concetto generalizzato di “genitore1” e “genitore2”. Un messaggio senza nessuna forma di violenza, senza nessuna discriminazione. Successivamente l’ho pubblicato anche in una mia pagina, dove abbiamo 7000 followers. La verità è che nel profilo personale ho 5000 amicizie, sono tutti credenti e la pensano come noi, nella pagina, invece, c’è di tutto di più e il nostro post è andato a finire in profili di alcune associazioni LGBT e ovviamente l’hanno condiviso in una delle loro pagine, generando una condivisione di massa dove il post è diventato virale. Le condivisioni erano accompagnate da commenti a dir poco offensivi “Ho più parolacce che parole”, “Se il loro bambino sarà gay, verrà cacciato da casa…ridicoli!” “Povera bimba, spero che ve la tolgano perché non merita di crescere con due esseri come voi”, “il ritardo mentale fatto carne” e anche bestemmie. Non parliamo poi dei commenti privati, dove sono passati alle minacce. Poi è successo che qualcuno è entrato nel mio profilo e ha fatto in modo che venisse cancellato il post. E facebook mi ha mandato un messaggio dicendo che avrebbero cancellato il post in quanto considerato offensivo verso le minoranze, io ho risposto con una contestazione e Facebook mi ha chiesto scusa dicendo che avevo ragione e sarebbe stato ripubblicato e così è accaduto. Questo nella pagina privata. Invece, sul mio profilo pubblico è stato tolto».

Tutto questo, prima che sia passato il ddl Zan, dunque le hanno dato ragione coi fatti?

«È la dimostrazione pratica di quello che affermo, infatti. Io sono preoccupato: ho studiato Teologia e una serie di problematiche legate al vivere.  Posso dire con sicurezza che se passa questo ddl siamo nei guai perché, noi cristiani abbiamo ingoiato la legge sul divorzio, la legge sull’aborto, nei primi anni del 2000 la pillola del giorno dopo e nel 2016 con Renzi, le unioni civili, di recente, l’anno scorso è stato ampliato il discorso della pillola del giorno dopo, estendendone l’uso anche ai minori, senza bisogno di prescrizione medica e sa perché? Perché ci sono medici obiettori e allora bypassano questo “problema”. Lo stesso bavaglio al dissenso si vuole porre con il ddl Zan. Inoltre, c’è una pandemia in atto, ogni anno, che subiamo ed è quella di un calo demografico paurosa che conta – 80.000 nati ogni anno. Non è trascurabile il fatto che, se approvano questa legge, il fatto che la mattina ci si alzi col “sesso percepito” non spingerà più nessuno a generare e noi andremo allo sbando, noi saremo costretti a scomparire. Già c’è un calo demografico pauroso da anni, se passerà questa legge si abbasserà ancora il tenore di vita».

Come giudica l’atteggiamento di chi l’ha attaccata che dice di condannare l’odio e poi usa l’odio per comunicare?

«Dico che manifesta mancanza d’amore ed è da associare a quello che poi loro esercitano. Da questo vuoto d’amore scaturisce rabbia e paura. Paura perché c’è un’insicurezza di fondo riguardo quello che si fa. E la cosa più incredibile è che una ragazza che mi insultava pretendeva che cancellassi il post con il suo commento che lei stessa aveva condiviso. Tutto questo perché sono incerti e hanno paura: il cambiamento fa paura».