Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
San Guido Maria Conforti a cura di Ermes Dovico
Migrazioni
a cura di Anna Bono
Africa

Inizia in Sudafrica il rimpatrio di centinaia di immigrati e richiedenti asilo africani

20 richiedenti asilo sono già stati portati in un centro di rimpatrio. Insieme a centinaia di altri africani stranieri hanno organizzato per un anno occupazioni e sit-in di protesta

 

Migrazioni 07_11_2020

Il Sudafrica ha deciso di rimpatriare 20 richiedenti asilo che hanno partecipato, insieme ad altre centinaia di emigranti, per lo più africani, alle manifestazioni di protesta organizzate da oltre un anno contro la xenofobia e per chiedere il trasferimento in altri stati, soprattutto in Canada. Il dipartimento dell’interno non ha rivelato in quali paesi saranno portati, ma ha detto che sono già stati trasferiti nel centro di rimpatrio di Lindela e che dopo di loro toccherà ad altre persone. Il folto gruppo di immigrati e richiedenti asilo di cui facevano parte aveva iniziato nel mese di ottobre del 2019 un sit-in all’esterno degli uffici dell’Unhcr a Città del Capo. Altre centinaia di immigrati hanno partecipato a una campagna di protesta durata cinque mesi durante i quali hanno occupato una chiesa in cui erano stati ospitati e i suoi dintorni creando molti disagi e malcontento da parte degli abitanti e in particolare dei commercianti del quartiere. Gli immigrati da paesi africani sostengono di essere trattati male, di subire discriminazioni e di essere oggetto di attacchi xenofobi. In effetti scoppi di violenza contro africani stranieri sono frequenti in Sudafrica soprattutto nei grandi centri urbani: attacchi ai quali partecipano anche decine di persone, con morti feriti, proprietà danneggiate, negozi saccheggiati. Circa il 70 per cento degli stranieri in Sudafrica provengono dai paesi confinanti: Zimbabwe, Mozambico e Lesotho. Il rimanente 30 per cento è rappresentato da cittadini di Malawi, Namibia, eSwatini, India, Gran Bretagna e altri paesi. In tutto si stima siano circa 3,6 milioni. Presi di mira sono soprattutto gli immigrati originari della Nigeria, accusati di traffici illeciti e attività criminali. Per questo centinaia di nigeriani hanno lasciato il paese negli anni scorsi.