Inghilterra, 100 sterline per il diritto alla vita
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Aggiornato a gennaio il processo ad Adam Smith-Connor, che rifiuta di pagare una multa per la preghiera silenziosa davanti a una clinica per aborti. Ma in questo processo è in gioco la legge che istituisce le zone cuscinetto intorno alle cliniche per aborti.
Con un deludente «caso rinviato» si è conclusa ieri, 16 novembre, la tanto attesa udienza presso la Corte Magistrale di Poole, contro il veterano dell'esercito Adam Smith-Connor. «Mi dispiace di non aver potuto procedere, ma per varie ragioni non è stato possibile. Ho fissato una data per il processo che, a quanto mi risulta, è adatta a tutte le parti, ovvero il 18 gennaio», ha dichiarato il giudice distrettuale di turno. Smith-Connor, accusato di non aver pagato una multa di 100 sterline per aver pregato in silenzio fuori da una clinica per aborti in una zona cuscinetto a Bournemouth lo scorso novembre 2022, dovrà ora attendere altri tre mesi prima che il suo caso venga ascoltato e risolto.
Ufficialmente, l'udienza non si è svolta come previsto per motivi logistici. Le discussioni approfondite tra gli avvocati sui tecnicismi legali del caso hanno fatto perdere tempo alla corte, inducendo il giudice a bloccare due giorni interi presso lo stesso tribunale il 18 e 19 gennaio 2024. Fino a quella data, Connor Smith, che è sostenuto da Alliance Defending Freedom (ADF), è libero su cauzione.
E qui sta la prima curiosità: un caso giudiziario, che si prevedeva si risolvesse in tre ore, ora ha la necessità di due giorni interi di tribunale nel nuovo anno. In particolare, il secondo giorno, il 19 gennaio, è a disposizione per il processo e la sentenza, nel caso in cui il giudice, sulla base dell'udienza, decida che esiste un caso contro il signor Smith-Connor. E qui sta la seconda curiosità: perché un reato relativamente minore giustifichi improvvisamente questo aggiornamento senza precedenti. In passato, casi identici che coinvolgevano Isabel Vaughan-Spruce e Padre Sean McGough, accusati dello stesso "reato", pregare in silenzio e rifiutarsi di pagare la multa, sono stati archiviati in pochi minuti dalla Corte Magistrale di Birmingham per mancanza di prove. Nonostante ciò, il giudice di Bournemouth ha confermato che il caso di Adam richiede un'indagine approfondita.
Ricordiamo quindi cosa ha fatto questo veterano dell'esercito, che ha combattuto in Afghanistan per difendere i valori democratici fondamentali, per meritare questo trattamento preferenziale. Adam Smith-Connor, di Marchwood, Southampton, Regno Unito, è stato fermato due volte nella stessa settimana per aver pregato in silenzio fuori dalla clinica BPAS di Ophir Road a Bournemouth. La prima volta, gli agenti della polizia locale che hanno interrogato Smith-Connor, lo hanno informato che non stava infrangendo la legge. «Questa è l'Inghilterra (...) quello che sta facendo è legale», gli hanno detto quando lui ha risposto: «Sto pregando in silenzio per mio figlio Jacob che è morto in un aborto». Sulla base dell'assicurazione che la preghiera silenziosa era legale, Smith-Connor è tornato a pregare fuori dalla stessa clinica la settimana successiva, il 24 novembre 2022. In questo caso, è stato interrogato dai funzionari del Community Safety Accredited Scheme (CSAS) sulla natura dei suoi pensieri. Il signor Smith-Connor ha detto agli agenti che stava pregando per suo figlio Jacob, morto in seguito a un aborto, esattamente come aveva fatto una settimana prima.
Con grande sorpresa di Smith-Connor, gli agenti comunitari lo hanno informato che stare fermi e pensare a preghiere silenziose violava la legge sulle zone cuscinetto previste dal PSPO Public Space Protection Orders). Su questa base, gli hanno chiesto di lasciare l'area. Ma Smith-Connor, convinto che il suo comportamento fosse legittimo, era riluttante ad adeguarsi. Gli agenti gli hanno quindi comminato una sanzione standard di 100 sterline affermando che era giustificata dalla «preghiera [invisibile e impercettibile] che lei ha ammesso di aver fatto». Il rifiuto di Smith-Connor di pagare la multa è alla base dell'udienza che è stata aggiornata al gennaio 2024.
Jeremiah Igunnubole, avvocato difensore di Smith-Connor, ha risposto alle accuse presentando «un'istanza di abuso di processo» al tribunale. In sostanza, il caso è «fondamentalmente ingiusto» e «non sarebbe mai dovuto andare in tribunale», sostiene. Smith-Connor, ha affermato, ha ricevuto informazioni contrastanti su ciò che poteva fare in una zona cuscinetto. Gli agenti di polizia avevano già confermato che la preghiera silenziosa era legale prima che gli agenti di sicurezza locali fermassero Adam per lo stesso comportamento e lo multassero.
Considerando l'inequivocabile malinteso, nessuno si aspettava che il giudice distrettuale decidesse che valeva la pena portare avanti il caso. Come se non bastasse, il Consiglio di Bournemouth ha assunto i migliori avvocati del suo King's Council per combattere la causa al fine di ottenere un verdetto di colpevolezza contro Smith-Connor per non aver pagato una multa minore. Vale la pena ricordare che gli avvocati del King's Council non solo sono molto costosi, ma le spese legali sostenute dal consiglio saranno pagate dai contribuenti britannici, mentre quelle di Smith-Connor sono a suo carico.
Un altro fattore che va a sfavore di Smith-Connor è il recente licenziamento del Ministro degli Interni, Suella Braverman. Suella Braverman aveva scritto una dura lettera alle forze di polizia, ordinando loro di non arrestare i cittadini per la preghiera silenziosa. Senza il suo sostegno, la preghiera silenziosa diventerà un reato penale nei pressi di ogni struttura abortiva in Inghilterra e Galles, una volta che la legge sull'ordine pubblico entrerà in vigore.
E qui sta il nocciolo della questione. La causa Smith-Connor contro il Comune di Bournemouth giunge in un momento critico per la legislazione sulle zone cuscinetto ed è questo che distingue il suo caso dagli altri. Come è stato evidente durante l'udienza di ieri, in gioco c'è molto di più di una sanzione non pagata.
Questo è stato confermato da Adam Smith-Connor quando la Bussola ha parlato con lui dopo l'udienza di ieri. «Il mio caso ha messo in luce il vero motivo per cui sono stato perseguito. Le zone cuscinetto non servono per le proteste, ma per fermare il sostegno caritatevole pro-vita alle donne che cercano aiuto e per fermare la preghiera. Se vinco, le zone cuscinetto crolleranno e loro lo sanno», ha detto. «Ma se perdo, il reato di pensiero divemterà legge».
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