India, l'omosessualità non è più reato
La Corte suprema indiana ha deciso che l'omosessualità debba essere espunta dai reati del codice penale.
La Corte suprema indiana ha deciso che l’omosessualità non debba essere più considerata reato, né un disturbo mentale come invece avevano detto i colleghi della medesima Corte cinque anni fa. La norma nota come Sezione 377 era «irrazionale, indifendibile e manifestamente arbitraria», ha detto ieri il capo della giustizia indiana Dipak Misra.
«Qualsiasi discriminazione basata sulla sessualità equivale a una violazione dei diritti fondamentali», hanno scritto i giudici e hanno aggiunto: «Il rapporto sessuale consensuale tra gli adulti, sia omosessuale che eterosessuale, nello spazio privato, non danneggia in alcun modo la decenza o la moralità pubblica. Il rispetto per la scelta individuale è l’essenza della libertà, la comunità Lgbt possiede gli stessi diritti previsti dalla Costituzione». Invece la Corte del 2013 bandiva «il rapporto carnale contro l’ordine della natura con qualsiasi uomo, donna o animale».
L’aspetto saliente di questa pronuncia sta nel fatto che l’omosessualità da reato è diventato diritto, espressione della libertà individuale. Non è stata quindi solo depenalizzata e dunque meramente tollerata, bensì è stata riconosciuta come bene giuridico. Qui sta lo scandalo giuridico e morale.
https://www.cinemagay.it/rassegna-stampa/2018/09/07/essere-gay-in-india-non-e-piu-reato/