Incontriamo i Santi a Loreto Aprutino
In luogo in cui ammirare un misconosciuto quanto pregevolissimo ciclo di affreschi a tema con le festività dedicate a Tutti i Santi e alla commemorazione dei defunti.
I piccoli borghi italiani offrono continue e inaspettate sorprese per gli appassionati d’arte, e in questo caso attraversare la provincia di Pescara per dirigersi fino a Loreto Aprutino (informazioni turistiche tel. 085 8290213) permette di incontrare un misconosciuto quanto pregevolissimo ciclo di affreschi a tema con le prossime festività dedicate a Tutti i Santi e alla commemorazione dei defunti.
Gli affreschi si trovano all’interno della Chiesa di Santa Maria in Piano, una chiesa di origine romanica ma più volte rimaneggiata nel corso dei secoli. La stesura dei dipinti risale al terzo decennio del XV secolo, probabilmente a seguito del restauro documentato nel 1429. La chiesa doveva essere pressoché interamente dipinta, con le pareti dedicate alle storie dei santi e la controfacciata riservata, come d’abitudine, ad un grande Giudizio Universale. Oggi possiamo ammirare solo parte delle antiche pitture, comunque sufficienti a darci un’idea dell’originaria bellezza. Sulle pareti delle campate laterali rimangono brani di numerose agiografie di santi: a destra incontriamo, partendo dalla prima campata, S. Caterina d'Alessandria, S. Orsola, S. Elena e le vergini compagne; nella seconda campata S. Tommaso d’Aquino e S. Antonio Abate, nella terza San Giacomo, Santa Maria Maddalena e altri santi non identificati; nella quarta Santa Lucia e San Nicola di Bari, nella quinta ancora S. Tommaso d’Aquino. Particolarmente interessante l’immagine del Santo sul letto di morte, con in mano un cartiglio che recita “Beati i morti che muoiono nel Signore, le loro opere li accompagneranno". Nelle cornici e nelle bordure degli affreschi della navata è visibile più volte lo stemma della famiglia d’Aquino, questo spiega probabilmente la particolare insistenza nel riproporre immagini dedicate al grande santo filosofo.
Sul versante sinistro della chiesa – ma anche tra l’una l’altra delle immagini dei santi del lato destro – sono visibili immagini mariane e alcuni episodi della vita di Cristo.
Il grande Giudizio Universale è dipinto, come già ricordato, sulla controfacciata, ed è stato realizzato con una particolare tecnica che unisce all’affresco tradizionale interventi ad encausto, cioè con colori sciolti a caldo nella cera, che permettevano di ottenere un cromatismo estremamente vivido. L’iconografia presenta spunti particolari di riflessione, testimoniando una committenza estremamente colta in contatto con il mondo cristiano orientale. Nella parte a sinistra in basso si può ammirare la rara scena chiamata del "ponte del Capello". La raffigurazione propone, al di sopra di un fiume di pece, un ponte che si restringe al centro fino a diventare sottile come un capello; solo poche anime che lo attraversano riescono a passare dall'altra parte dove le accoglie un angelo "psicopompo" cioè addetto a condurre le anime. Questa iconografia, che addirittura rimanda a tradizioni zoroastriane, è nota e diffusa nel mondo bizantino ma rarissima in quello occidentale. Assolutamente legata al pensiero teologico occidentale è invece la commovente immagine dei tre grandi santi Francesco, Domenico e Agostino che si abbracciano inginocchiati ai piedi degli strumenti della Passione, guidandoci attraverso il mistero della Morte e Resurrezione di Cristo, dipinta nel registro superiore.
PAPILLON
A LORETO APRUTINO (PE)
CONSIGLIA
Per gli acquisti golosi:
A Elice è da assaggiare l'olio extravergine della Fattoria Vadini (contrada Collina, 29 • tel. 0859609560). A Collecorvino, comune scenograficamente posto in posizione dominante sulla campagna circostante, è invece, tappa consigliata per gli amanti del formaggio la Taberna Imperiale Cacio & Cheese (loc. Barberi • tel. 0858205008), con vere chicche che arrivano da tutta Italia, e con la possibilità, ogni giorno, di scegliere tra ben 300 prodotti diversi.
Per i vini:
A Loreto Aprutino ha sede l'azienda agricola Valentini (via del Baio, 2 • tel. 0858291138), la migliore cantina d'Italia, dove il grande Edoardo ha nobilitato il Montepulciano ma anche il Trebbiano d'Abruzzo: le migliori annate di questi vini, costituiscono vere e proprie bottiglie cult. Una meta imperdibile per i veri appassionati di vino.
Per mangiare:
A Pescara, è una bella meta, Taverna 58 (corso Manthoné, 46 • tel. 085690724), dove il patron Giovanni Marrone accoglie la clientela con fellata abruzzese, trippa alla Di Sipio, baccalà crudo, fregnacce al sugo con sfrigoli e pecora della Maiella al tegame.
Per dormire:
Meta di grande fascino, è castello Chiola (Via Degli Aquino, 12 – tel. 085 8290690) a Loreto Aprutino. Ristrutturato con l'iniziativa dell'Intendenza delle Belle Arti e la Comunità Europea è albergo di pregio, che associa l’imponenza dell'esterno, con il fascino discreto degli ambienti interni, ovvero 36 camere di cui 11 suites e junior suite, con preziose opere d'arte di maestri abruzzesi, wifi gratuito, sale adibite a ricevimenti e a convegni, piscina, parcheggio privato