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OMOFOBIA

In piedi. In silenzio. Contro la legge Scalfarotto

Il disegno di legge Scalfarotto "contro l'omofobia" sembra ben avviato nel suo iter finale verso l'approvazione. Entro il 2014 la legge dovrebbe essere definitiva. Il passo successivo saranno le unioni civili, entro fine legislatura. Contro questa accelerazione, le Sentinelle in Piedi si fermeranno a vegliare in 15 piazze d'Italia nelle prossime due settimane. Per difendere famiglia e libertà di espressione contro una legge più che ambigua.

Libertà religiosa 14_06_2014
Sentinelle in Piedi (Genova)

Mentre il ddl Scalfarotto sembra ben avviato a una stretta finale, diventa sempre più importante scuotere le coscienze degli italiani per smascherare il pericolo di questa norma liberticida. Per questo tornano a vegliare le “Sentinelle in Piedi” che nelle prossime due settimane si ritroveranno in 15 piazze d’Italia per vegliare e manifestare nel consueto modo pacifico e silenzioso il dissenso di migliaia di italiani verso una legge che, se approvata, metterebbe a serio rischio le libertà costituzionali. Da Trento a Messina, da Catania a Verona, fino ad arrivare a Modena, Monza, Cremona e, infine, Roma, da venerdì 13 giugno migliaia di persone si preparano a vegliare silenziosamente a tutela della libertà di espressione: “Approvata questa legge, anche solo affermare che la famiglia naturale si basa sull’unione di un uomo e una donna, o dichiararsi contrari ad adozioni per coppie omosessuali potrebbe portare ad un’incriminazione per omofobia e quindi al carcere,” spiegano le Sentinelle. L’elenco completo delle veglie con le date è disponibile sul sito delle Sentinelle e sulle loro pagine facebook.

Lo stesso Scalfarotto, pochi giorni fa ha anche annunciato una stretta sui tempi dell’approvazione della legge, promettendo di completare l’iter entro l’anno, per poi passare a un provvedimento sulle unioni civili da approvarsi entro la fine della legislatura: «Io penso che entro il 2014 noi approveremo la legge sull’omofobia definitivamente, ma avremo anche idee più chiare sui temi dei diritti LGBT», ha dichiarato in un’intervista. «Le libertà e i diritti individuali in Italia sono stati temi completamente abbandonati, siamo culturalmente poco attenti ai diritti e alle libertà dei singoli». Insomma, si preannuncia un’offensiva parlamentare che mira ad aprire la strada al sovvertimento della famiglia, magari seguendo il copione dell’estate scorsa, quando la legge “sull’omofobia” venne discussa e approvata alla Camera tramite sedute notturne, nel silenzio quasi totale dei media e strozzando al minimo il dibattito parlamentare, approfittando del periodo estivo. Per questo le Sentinelle in Piedi rilanciano l’invito a vegliare per scuotere le coscienze intorpidite degli italiani e smascherare la portata ideologica di questa legge: “Il ddl non serve affatto, come ci vogliono far credere, per tutelare le persone con tendenze omosessuali da aggressioni e violenze – per questo c’è già il nostro ordinamento giuridico,” spiegano le Sentinelle. “È evidente che non si parla di tutelare una categoria in difficoltà, bensì di una legge dall’impianto fortemente ideologico che mira a fare da apripista ad altri provvedimenti”, spiegano le Sentinelle.

La pericolosità di questa legge sta certamente anche nell’ambiguità del suo testo, che non specifica in cosa consista la cosiddetta “omofobia” (rimettendo tutto all’interpretazione del giudice) ed è confermata dall’atteggiamento e dalle parole a loro volta ambigue e contraddittorie del relatore, Ivan Scalfarotto. L’onorevole nel settembre scorso aveva confermato i timori di chi si batte per la libertà di espressione: «Di come stiano realmente le cose si è accorto invece benissimo Roberto Fiore, leader di Forza Nuova, che ha dichiarato che con l’approvazione della stessa ‘andranno in galera coloro che sosterranno che il matrimonio gay è una porcheria e che l’adozione dei bambini da parte delle coppie gay un’aberrazione’», aveva scritto l’esponente del PD nel suo blog ufficiale. Mentre in un intervista più recente, alla domanda del giornalista: «chi esprimerà un’idea contraria al matrimonio omosessuale rischierà la galera?», lo stesso Ivan Scalfarotto ha risposto: «Assolutamente no!» adducendo motivi costituzionali e portando ad esempio alcuni emendamenti che servirebbero a preservare la libertà di opinione. Un atteggiamento contraddittorio che sottolinea una volta di più l’ambiguità e, quindi, la pericolosità di questa legge.

“Di fronte a questo le Sentinelle in Piedi non possono che continuare a vegliare coinvolgendo sempre più persone. A chi cerca di connotare la nostra mobilitazione nel goffo tentativo di incasellare e delegittimare la nostra posizione rispondiamo ancora una volta con la realtà della nostra rete che non conosce appartenenza politica, religiosa, culturale o associativa”. A testimonianza di questo stanno migliaia e migliaia di persone che hanno partecipato alle circa 120 veglie organizzate dalle Sentinelle in questo primo anno di vita non ancora concluso (una media di circa 200 persone a veglia) e alle quali hanno preso parte giovani e meno giovani, uomini e donne di varia appartenenza politica e anche religiosa: cattolici, evangelici, mormoni, islamici, atei e credenti di altre religioni, a testimonianza che partendo dai valori costitutivi dell’uomo (come la libertà e la famiglia naturale basata sull’unione di un uomo e una donna) è possibile costruire una convivenza tra persone lontane dal punto di vista politico e anche religioso.

Le continue provocazioni e aggressioni verbali subite dalle Sentinelle durante le veglie (per le quali sono state presentate anche delle interrogazioni al Ministro dell’Interno) e i casi di intolleranza come quello di Guido Barilla, assalito da un linciaggio mediatico e accusato di “omofobia” per aver dichiarato di preferire la famiglia naturale negli spot della sua azienda, gettano una luce inquietante sul futuro. “Se già ora veniamo accusati di omofobia solo restando in silenzio, cosa accadrà una volta approvato il ddl Scalfarotto?” si chiedono le Sentinelle. La domanda rischia di trovare una risposta in tempi brevi. Il conto alla rovescia è già iniziato.