Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Santa Cecilia a cura di Ermes Dovico
Cristiani Perseguitati
a cura di Anna Bono
Asia

In India rischia di essere abbattuta una antica cappella cattolica

Le autorità della città di Daman hanno notificato alla comunità cattolica l’intenzione di demolire la chiesa per ampliare un campo da calcio

 

 

In India può succedere che si abbatta un luogo di culto per far posto a un impianto sportivo, almeno nel caso che il luogo di culto sia una chiesa cattolica. A Daman, città del Gujarat, le autorità comunali intendono abbattere una antica cappella cattolica, intitolata a Nostra Signora di Angustias, costruita più di 400 anni fa durante l’epoca portoghese. La motivazione è che si vuole ampliare un vicino campo da calcio. La loro intenzione è stata notificata lo scorso novembre alla comunità cattolica che nei giorni scorsi ha deciso di avviare una campagna pubblica per opporsi all’abbattimento. Sonal patel, presidente dell’amministrazione comunale guidata dal Bjp, il partito nazionalista indù al governo in India, ha reagito proponendo un incontro con sacerdoti e fedeli e assicurando che la chiesa non sarà demolita senza il consenso della comunità cattolica. Padre Alselmo d’Souza, superiore della missione di Daman, ha risposto con una lettera ufficiale indirizzata alle autorità cittadine in cui si dice certo che le ragioni dei cattolici residenti in città saranno ascoltate e auspica che non decidano di acquisire la chiesa e il terreno su cui sorge. “Il governo non ha ancora deciso – ha spiegato in un comunicato riportato dall’agenzia di stampa AsiaNews – alla notifica sull’impatto sociale del progetto abbiamo risposto che non siamo soddisfatti e che non daremo il terreno. Abbiamo circa 600 persone che risiedono nella zona intorno alla cappella. Nel mese di settembre, in occasione della festa della Madonna, qui arrivano anche da altre zone. La gente in questa chiesa prega per ottenere consolazione e conforto nei momenti di difficoltà e angoscia: è frequentata da persone di tutte le fedi”.