In India il difficile Natale dei cristiani
La crescente intolleranza nei confronti dei cristiani amareggia il Natale dei fedeli. Un raduno a casa di un Pastore per cantare canti di Natale è stato interrotto da un gruppo di induisti
In India durante l’Avvento si sono registrati casi di intolleranza religiosa nei confronti di cristiani. L’agenzia di stampa Fides ne ha riportato uno. Il 17 dicembre a Permuapalayam, nello stato del Tamil Nadu, cinque persone, presumibilmente degli integralisti indù, hanno aggredito dei fedeli che si erano riuniti a casa di un pastore protestante per cantare dei canti natalizi costringendoli a interrompere la celebrazione. Come spesso succede, la polizia il giorno successivo ha rifiutato di registrare la denuncia. Nel raccontare l’accaduto, l’ong Christian Solidarity Worldwide ha spiegato che nel Tamil Nadu gli episodi di intolleranza nei confronti dei cristiani stanno aumentando. Nehmiah Christie, membro dello United Christian Forum for Human Rights, lo conferma e commenta: “il livello di intolleranza a cui stiamo assistendo oggi in questo paese è senza precedenti. I cristiani non possono celebrare le feste per timori di violenza. In linea di massima, l'attuale leadership politica va ritenuta responsabile perché promuove una falsa narrativa sulle minoranze religiose. Oggi il veleno penetrato a livello di base è molto diffuso. Anche la polizia è complice e non prende sul serio i reclami. In molti casi la sofferenza rimane inascoltata, la violenza resta impunita e la gente continua a vivere nella paura”. Da quando nel 2014 le elezioni sono state vinte dai nazionalisti del Bharatiya Janata Party, il Partito del popolo indiano, la situazione dei cristiani in effetti è peggiorata, soprattutto in alcuni stati, perché i fondamentalisti indù sanno di poter contare, almeno entro certi limiti sul sostegno del governo, delle autorità locali e delle forze di sicurezza.