Il vero culto gradito a Dio
Ora io vi dico che qui vi è uno più grande del tempio (Mt 12, 6)
In quel tempo, Gesù passò, in giorno di sabato, fra campi di grano e i suoi discepoli ebbero fame e cominciarono a cogliere delle spighe e a mangiarle. Vedendo ciò, i farisei gli dissero: «Ecco, i tuoi discepoli stanno facendo quello che non è lecito fare di sabato». Ma egli rispose loro: «Non avete letto quello che fece Davide, quando lui e i suoi compagni ebbero fame? Egli entrò nella casa di Dio e mangiarono i pani dell'offerta, che né a lui né ai suoi compagni era lecito mangiare, ma solo ai sacerdoti. O non avete letto nella Legge che nei giorni di sabato i sacerdoti nel tempio vìolano il sabato e tuttavia sono senza colpa? Ora io vi dico che qui vi è uno più grande del tempio. Se aveste compreso che cosa significhi: "Misericordia io voglio e non sacrifici", non avreste condannato persone senza colpa. Perché il Figlio dell'uomo è signore del sabato». (Mt 12,1-8)
La festa, il riposo vero, non è tanto quello celebrato, come il sabato per gli ebrei. La vera festa è Gesù Cristo, che è più grande del tempio e di tutti i sacrifici che vi si compiono. Gesù attende non tanto il sacrificio esteriore, ma la bontà interiore che è il vero culto gradito a Dio. È sempre valida l’esortazione a preoccuparsi anzitutto di quello che c’è nel cuore, nell'intimo, più che di come si appare all'esterno. Nel tuo intimo sei più incline a condannare o a salvare il prossimo?