Il trono di Dio
«Ma io vi dico: non giurate affatto, né per il cielo, perché è il trono di Dio, né per la terra, perché è lo sgabello dei suoi piedi, né per Gerusalemme». Mt 5, 33-35
«Avete anche inteso che fu detto agli antichi: “Non giurerai il falso, ma adempirai verso il Signore i tuoi giuramenti”. Ma io vi dico: non giurate affatto, né per il cielo, perché è il trono di Dio, né per la terra, perché è lo sgabello dei suoi piedi, né per Gerusalemme». Mt 5, 33-35
“Sia il vostro parlare “Sì, sì”; No, no”. Non è questione solo di dire la verità, ma di essere leali con la realtà. Uno sguardo sulle cose, sui fatti, sulle persone, che ne colga la verità intera e consideri tutto con rispetto, come si guarda un dono delicato che non è tuo, non hai fatto tu, non puoi modificare tu. Il rispetto della realtà e di ogni persona significa trattare ogni cosa secondo la sua origine e la sua destinazione, trattare ogni persona secondo la sua propria vocazione. Per arrivare a vivere così, occorre, come dice Gesù, riconoscere che ‘il cielo è il trono di Dio’, e Gerusalemme ‘è la città del grande re’. “Tutto è vostro, il mondo, la vita, la morte, il presente, il futuro: tutto è vostro! Ma voi siete di Cristo e Cristo è di Dio”.