Il rischio di educare
Un libro altamente consigliato per genitori, insegnanti, educatori, perchè parla della vita, dell'uomo e della speranza.
«La tragedia del nostro tempo», scrive il Cardinale Camillo Ruini nella prefazione, «è che non c’è più educazione. […] Una certa cultura ha prima distrutto l’idea stessa di Dio, di una Paternità grande a cui l’uomo appartiene o è desideroso di appartenere; quindi, a cascata, ha distrutto tutto il resto».
In maniera viva, proprio a partire dalla propria esperienza personale, Franco Nembrini, rettore della scuola paritaria La traccia, affronta la questione dell’emergenza educativa. Il libro Di padre in figlio raccoglie alcuni suoi importanti interventi in occasioni diverse: di fronte ai genitori, agli studenti, alle associazioni culturali o in corsi per educatori. A tema c’è l’uomo che cresce, diventa più vivo e intenso laddove incontra altri uomini che ardono nel desiderio di conoscere e affrontare la vita. In questo modo nasce una compagnia. Così, ad esempio, «una comunità di insegnanti non può non interrogarsi, giudicarsi, accompagnarsi continuamente su come educa attraverso il proprio lavoro. […] Come non esiste una classe se non intorno a un maestro, perché un gruppo di ragazzi lasciato a sé stesso non può non attivare un avvenimento educativo, così un gruppo di educatori non può non avere un riferimento che indichi un giudizio, che sostenga e corregga nel giudizio. […] Dal punto di vista esistenziale c’è sempre uno guardando il quale la mia libertà è provocata ed educata».
Nel rapporto con un altro che è per me autorevole la mia libertà è provocata e messa in movimento. Per Nembrini il primo riferimento è stato il padre: «Io da bambino ho questo ricordo vivo di mio padre: quando andavamo a letto a dormire la sera […] veniva a farci dire le preghiere. Ebbene, il ricordo più vivo che ho di lui era che quando entrava s’inginocchiava in mezzo alla stanza e cominciava: Padre nostro che sei nei cieli […]. Mio padre era uno che non faceva prediche, parlava pochissimo. […] Mio padre ci ha tirato grandi semplicemente invitandoci a guardare quello che guardava lui […]. L’unico problema che avete è andare nella giusta direzione. Io ci sto provando: così si vive bene!».
Un libro altamente consigliato per genitori, insegnanti, educatori, ma, in realtà, è un libro che tutti dovrebbero leggere, perché parla della vita, dell’uomo e della speranza. Per questo Nembrini non offre ricette, ma indica un metodo per vivere più intensamente il reale. La prima educazione è per noi stessi, non si educa l’altro, ma si educa se stessi. La posizione più umana è quella di essere veri e autentici di fronte alle nostre domande, ai nostri desideri e a quanto ci accade. Scriveva Ignazio di Antiochia che si educa con quel che si dice, si educa meglio con quel che si fa, ma si educa ancor meglio con quello che si è.
Franco Nembrini
Di padre in figlio. Conversazioni sul rischio di educare
Ares, pagine 256, euro 15.