Il potere della comodità
Si infuriò e mandò a uccidere tutti i bambini che stavano a Betlemme (Mt 2, 16)
I Magi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre, fuggi in Egitto e resta là finché non ti avvertirò: Erode infatti vuole cercare il bambino per ucciderlo». Egli si alzò, nella notte, prese il bambino e sua madre e si rifugiò in Egitto, dove rimase fino alla morte di Erode, perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Dall’Egitto ho chiamato mio figlio». Quando Erode si accorse che i Magi si erano presi gioco di lui, si infuriò e mandò a uccidere tutti i bambini che stavano a Betlemme e in tutto il suo territorio e che avevano da due anni in giù, secondo il tempo che aveva appreso con esattezza dai Magi. Allora si compì ciò che era stato detto per mezzo del profeta Geremìa: «Un grido è stato udito in Rama, un pianto e un lamento grande: Rachele piange i suoi figli e non vuole essere consolata, perché non sono più». (Mt 2,13-18)
Erode impersonifica il potente umano che concepisce il ruolo unicamente come dominio dei sudditi a suo piacimento e non a loro servizio e difesa. Ciò lo rende un uomo spietato che non si ferma neanche davanti ai più deboli ed indifesi. Purtroppo, duemila anni sembrano passati invano: il potere della comodità, del denaro o della scelta più facile fa propendere ancora troppi cuori ad attentare alla vita e all’innocenza dei bambini, fin dalla loro presenza nel grembo materno. Signore, ti preghiamo affinché tu possa toccare il cuore di chi sta per compiere anche oggi una strage di innocenti.