Il Papa in preghiera per la pace alla Mentorella
Leone XIV è salito sul monte Guadagnolo nel santuario mariano caro a Wojtyla. Il pranzo con i padri resurrezionisti, un cero e una supplica.

Visita inattesa ieri mattina per i padri resurrezionisti che da 150 anni custodiscono il santuario mariano (ma anche benedettino) della Mentorella: Leone XIV si è recato in visita privata nel luogo di culto sul monte Guadagnolo, legato alla memoria di San Giovanni Paolo II, fermandosi inoltre a pranzo con i religiosi prima di far ritorno a Castel Gandolfo nell'ultimo giorno di villeggiatura.
Il 29 ottobre 1978, appena tredici giorni dopo l'elezione, Wojtyla tornò in quel santuario che sorge a oltre mille metri, meta prediletta delle sue visite anche poco prima di quel fatidico secondo conclave del 1978, oltre che nei suoi precedenti soggiorni a Roma. «Questo luogo, nascosto tra i monti, mi ha affascinato in modo particolare», confidava Giovanni Paolo II. «Questo è un luogo in cui, in modo particolare, l’uomo si apre di fronte a Dio. Luogo dove – lontano da tutto, ma anche nello stesso tempo vicino alla natura – si parla confidenzialmente con Dio stesso».
Quasi mezzo secolo dopo è un altro Papa agli inizi del pontificato a «lasciarsi abbracciare dalla Madre delle Grazie», come ha raccontato il rettore, padre Adam Dzwigon, a Vatican News. Leone XIV ha voluto «conoscere un po’ la storia del posto, visitando la grotta di san Benedetto, la rupe di sant’Eustachio», ha detto il religioso. E in particolare, «una volta entrato in chiesa, il Papa ai piedi della Madonna ha acceso un cero esprimendo una supplica particolare per la pace nel mondo».