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SINODO

Il Papa ai cardinali: «Parlate chiaro e con franchezza»

Dottrina, giovani, divorziati risposati nelle relazioni dei cardinali Baldisseri e Peter Erdo, arcivescovo di Esztergon-Budapest. Prima dei lavori, Papa Francesco ha invitato i cardinali ad esprimersi con libertà, franchezza e umiltà. 

PERCHE' NO ALLA COMUNIONE PER I  DIVORZIATI  di Tommaso Scandroglio

Ecclesia 07_10_2014
Papa Francesco

Prima giornata di lavori nell'aula del Sinodo in Vaticano per l'assemblea chiamata ad affrontare il tema della famiglia. Dopo la Mesa presieduta dal Papa, il dibattito inizia. «La condizione di base è: parlare chiaro», ha avvisato Bergoglio nel suo saluto preliminare, richiamando tutti a due regole: esprimersi con "parresia", cioè con la libertà di dire tutto, e ascoltare "con umiltà". «Dopo l'ultimo Concistoro», ha raccontato il Pontefice, «un cardinale mi ha scritto: peccato che alcuni cardinali non abbiano avuto il coraggio di dire alcune cose per rispetto del Papa e pensando che lui avesse idee diverse. Questo», ha commentato Francesco, «non va bene, questa non è sinodalità». Nel lunghissimo testo d'apertura letto dal relatore generale, cardinale Peter Erdo, commentando proprio i questionari di preparazione al Sinodo, è stato sottolineato che all'interno della Chiesa esiste «un patrimonio di fede ampio e condiviso» sul tema della famiglia. Il porporato ha quindi rassicurato: non c'è motivo per «uno stato d'animo di catastrofismo o di abdicazione». La dottrina, ha spiegato, è spesso poco conosciuta o poco praticata ma «questo non significa che sia messa in discussione». Ciò vale in particolare, secondo quanto riferito, per l'indissolubilità del matrimonio e delle «forme ideologiche delle teorie dei gender» che non trovano consenso presso la stragrande maggioranza dei cattolici, così come l'equiparazione delle relazioni omosessuali con il matrimonio tra uomo e donna.

 

LA RELAZIONE INTRODUTTIVA DEL CARDINALE PETER ERDO

PERCHE' NO ALLA COMUNIONE PER I DIVORZIATI di Tommaso Scandroglio