Il "Nulla" esibito come cultura
Di fronte al dolore, alla sofferenza, alle difficoltà che milioni di italiani vivono da un anno è scandaloso che la Rai, con i nostri soldi, con cinica parodia disprezzi ciò che, ancora per molti, è un’ancora di salvezza, di speranza, di certezza reale: la Fede!
Siamo e viviamo certamente in un momento storico sociale abbastanza tragico, portato alle estreme conseguenze da una vita spogliata dalla sua “essenzialità” costituita dal nostro stesso essere corpo e spirito … che piaccia o no!
Il terrorismo psicologico legato al Covid che in questi ultimi mesi ha bombardato le nostre menti e inciso nella nostra vita ha fatto sprofondare nel baratro le nostre esistenze!
Famiglie e persone fragili in contatto continuo con la malattia all’interno della propria casa. Quando poi i propri cari vengono portati in ospedale è tragico assistere al varco di “quella porta” che si chiude a chiave alle loro spalle; testimonianza verace della solitudine a cui gli stessi sono destinati.
Tutto è super limitato: incontri familiari, contatti con gli amici di sempre ecc., senza poi dimenticare i medici e gli infermieri presenti nella struttura che, scafandrati come chi va su Marte di cui non scorgi nemmeno il sorriso sulle loro labbra, sono a loro volta chiusi dentro in quello spazio ospedaliero dove devono riuscire a mostrarsi vicini ai malati ma allo stesso tempo “proteggersi” da loro …
E le famiglie, in perenne angoscia nella lotta per non lasciarsi avvolgere da questa nebulosa “nera” – che è la malattia – che con forte intensità spinge tutti non solo nel vuoto fisico e materiale ma in quello più tremendo del vuoto spirituale e morale (le stesse funzioni religiose sono vergognosamente e strettamente condizionate dal numero dei partecipanti dove anche poche persone in esubero vengono allontanate) nonostante la Chiesa - come struttura e presenza Eucaristica – rappresenti l’unico luogo di conforto e di alimento spirituale oltre che di forza!
Di fronte a tutto questo diffuso malessere fisico, morale e spirituale la Televisione di Stato cosa fa?
Certo, al primo posto ci sta l’audience e non le fatiche e sofferenze quotidiane delle famiglie! Avevamo qualche dubbio? Coi maniaci della TV sempre pronti a schiacciare il ditino su qualche tasto del telecomando
CHE VERGOGNA!
Perché ciò che accade in TV è pagato anche da questi “lottatori quotidiani” che ogni giorno faticano semplicemente anche solo per “esistere”
E la televisione di stato che fa? Con cinica parodia disprezza ciò che, ancora per molti, è un’ancora di salvezza, di speranza, di certezza reale: la Fede!
E questi sono tutti “miti” falsi, “idoli” cresciuti con la presunzione che la persona sia in grado di autodeterminarsi ogni orizzonte… che abbia diritto a tutto… dove i valori “veri” sono costantemente esposti ad attacchi e dileggiamenti.
Il risultato è l’emarginazione totale della nostra vita dalla evangelica Pietra angolare scartata dalla nostra società; emarginazione, questa, che rischia di travolgere tutti ma soprattutto i giovani fragili con pensieri liquidi e purtroppo, molto spesso, la stupidità e le modalità di vita proposte assumono il valore di “mète allettanti” e portatrici di soddisfazioni piacevoli e immediate ma che - in realtà - nascondono ed offuscano il reale senso delle cose
“Filosofia del nulla, del vuoto assoluto” che si sta espandendo con una velocità e rapidità straordinaria influendo senza nessun ostacolo serio sulle nostre leggi, istituzioni e strutture sociali, promettendo una sorta di “ragione superiore” attraverso un modo di vivere la propria libertà individuale priva di ogni senso del limite.
Forse, mai come oggi, occorre uno svezzamento; anzi: uno svezzamento d'urto. Fornendo proposte diametralmente opposte rispetto a quelle oggi propinate, che permettano ai giovani di costruirsi un nuovo concetto di sé e una nuova identità meno effimera e più coerente con la realtà.
Non pensiate che la mia opinione sia un atto ostile all’attuale realtà. No… No… No… anzi, vi stupirete: il mio è un gesto di affetto e di solidarietà (naturalmente e soprattutto, per i nostri giovani!).
Infatti Maslow, studioso di psicologia umanistica, descrive le reazioni di opposizione a modalità esistenziali sbagliate così: “La cosa migliore da farsi è affrontarle (le modalità sbagliate), non insinuarsi o mostrarsi delicati, o cercare di aggirarle da dietro! Bisogna mirare direttamente al centro delle cose. Sembra possibile che questa onestà (intellettuale) brutale piuttosto che essere un insulto, indichi una specie di rispetto!”
Tale modalità è un principio fondamentale della nostra concezione terapeutica all’interno della Comunità Shalom.
È così, cari amici, che lo scompenso sociale di cui ci alimentiamo abbondantemente ogni giorno crea sempre più, nei soggetti dalla personalità fragile, emulazione e imitazione. Il tutto, poi, impostato unicamente sull’immagine esteriore, sulla ricchezza e sul successo immediato ad ogni costo …
E ci stupiamo se il malessere permea tutti gli spazi sociali e morali dell’esistenza umana?
SVEGLIA! SVEGLIA! SVEGLIA!
Certo, il mio è un “Osservatorio” particolare essendo quotidianamente impegnata con persone che, nelle loro relazioni sociali e interpersonali pre-comunità manifestavano gravi comportamenti percepiti talvolta come una minaccia, sia all’interno della famiglia che della società.
È da questo “Osservatorio” anomalo che assisto basita e convengo come i “nostri ragazzi” non siano evidentemente la parte peggiore della società’
È sconfortante assistere al degrado del nostro patrimonio spirituale, morale e sociale.
E quelli che ci dovrebbero rappresentare dove sono? Cosa fanno?
Con questo andazzo abbiamo rotto e devastato la parte migliore dell’uomo e dei nostri giovani: la coscienza.
E la storia del male, della fatuità e della vacuità è così identificata con la nostra vita, soprattutto quella proposta dai social, da non renderli più riconoscibili!
È incredibile. Il Nulla venduto come qualcosa di "Artisticamente pensante"
Per fortuna nostra la quantità degli italiani che hanno abboccato a questo pseudo ritratto del bello, sono pochi rispetto alla popolazione… Nonostante l’affannarsi dei dirigenti della Rai a valorizzare l’evento ...
Un nostro volontario mi ha mostrato sul web il video dei signori Fiorello e Achille Lauro in una performance che ritengo mediocre oltre che offensiva alla sensibilità di chi, come me, vive la fede e la ritiene estremamente fondamentale ed importante nelle scelte della propria vita.
Che dire, poi, di chi ha vinto il Festival di San Remo? Evidente dimostrazione dell’eutanasia artistica così sommessamente diffusa oggigiorno…!
L’arte italiana è così bella e conosciuta in tutto il mondo con il suo ricco patrimonio di musiche e canzoni che raccontano non solo l’anima del nostro popolo ma la sua profondità… e il suo “volare” alto!
Mai furono così mal spesi i nostri soldi del canone Rai guadagnati con tanta fatica.
I nostri vecchi dicono che “il Signore lascia fare ma non strafare” e per questo confido che prima o poi un piccolo sassolino rompa il "Gigante dai piedi d'argilla", come dice la Bibbia.
Prima o poi, questo accadrà!