Il "mostro a due code" che divide gli Usa dall'Europa: clima e migrazioni
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Un discorso di rara durezza quello del presidente Usa all'inaugurazione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Immigrazione e politica energetica sono indicati come i maggiori fattori autodistruttivi dell'Occidente.

Ottantesima sessione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite: il primo discorso del nuovo mandato di Trump, il primo dal 2019, sembra tarato apposta per creare scandalo. Merito di una scala mobile che lo ha bloccato mentre saliva al piano superiore, dove si teneva l’Assemblea Generale. Merito anche di un “gobbo” che ha smesso di funzionare proprio quando il presidente americano prendeva la parola. Guasti piccoli, ma snervanti, che possono aver contribuito ad accrescere la furia del presidente contro il malfunzionamento generale delle Nazioni Unite. Ricorda loro di essersi offerto per un restauro generale del Palazzo di Vetro, ma l’Onu ha preferito rivolgersi ad altri, spendendo dieci volte tanto e ottenendo un brutto risultato finale. Un Trump, insomma, che, al suo secondo (e legalmente l’ultimo) mandato ha deciso di togliersi tutti i sassolini dalla scarpa e di parlare apertamente, violando tabù quali le migrazioni e il cambiamento climatico.
Il presidente americano ha demolito, prima di tutto, l’idea che il multilateralismo funzioni. Ha elencato le sette guerre che avrebbe contribuito a fermare. Quell’elenco è abbastanza discutibile, tanto per dirne una include una guerra che non è neppure scoppiata, quella fra Egitto ed Etiopia, ma che Trump ritiene di aver prevenuto. Ma il senso è chiaro: Trump ha dovuto agire da solo, non ha avuto alcun aiuto dalle Nazioni Unite, il cui compito dovrebbe essere, prima di tutto, proprio quello di impedire lo scoppio di nuove guerre, o la soluzione pacifica di quelle già iniziate.
Ma, arrivando al punto, il tabù violato per primo è quello delle migrazioni. E per Trump c’è un colpevole dell’immigrazione clandestina: l’Onu stessa. «Le Nazioni Unite stanno finanziando un assalto ai paesi occidentali e ai loro confini. Nel 2024, l'ONU ha stanziato 372 milioni di dollari in aiuti in denaro per sostenere circa 624.000 migranti in viaggio verso gli Stati Uniti. Pensateci. L'ONU sta sostenendo persone che entrano illegalmente negli Stati Uniti e poi noi dobbiamo espellerle. L'ONU ha anche fornito cibo, alloggio, trasporto e carte di debito agli immigrati clandestini – riuscite a crederci? – mentre si dirigevano verso il nostro confine meridionale». Concludendo che: «L'ONU dovrebbe fermare le invasioni, non crearle e non finanziarle».
Contrariamente alla nuova politica di espulsione degli illegali, seguita dagli Usa, «L'Europa è in grave difficoltà. È stata invasa da una forza di immigrati clandestini come nessuno aveva mai visto prima. Gli immigrati clandestini stanno invadendo l'Europa. Nessuno fa nulla per cambiare la situazione, per mandarli via. Non è sostenibile. E poiché scelgono di essere politicamente corretti, non stanno facendo assolutamente nulla al riguardo».
L’altro tabù violato da Trump è sul Green Deal. Non solo sulle scelte energetiche, ma anche sul fondamento stesso di questa rivoluzione verde: la teoria del riscaldamento globale antropico (causato soprattutto dall’uomo): «Secondo me, è la più grande truffa mai perpetrata al mondo. Il cambiamento climatico, qualunque cosa accada, vi riguarda. Niente più riscaldamento globale, niente più raffreddamento globale. Tutte queste previsioni fatte dalle Nazioni Unite e da molti altri, spesso per motivi sbagliati, erano errate. Sono state fatte da persone stupide. Ma ovviamente, le sorti dei loro paesi, e dati quei paesi, non hanno alcuna possibilità di successo. Se non vi allontanate da questa truffa verde, il vostro paese fallirà».
Durissimo, anche in questo caso, il giudizio sull’Europa: «Con costi e spese estremi, l'Europa ha ridotto la propria impronta di carbonio del 37%. Pensateci. Congratulazioni, Europa, ottimo lavoro. Vi siete costati molti posti di lavoro, molte fabbriche hanno chiuso, ma avete ridotto l'impronta di carbonio del 37%. Tuttavia, tutti questi sacrifici e molto altro ancora sono stati completamente vanificati, e anche di più, da un aumento globale del 54%, gran parte del quale proveniente dalla Cina e da altri paesi che prosperano intorno alla Cina, che ora produce più CO2 di tutte le altre nazioni sviluppate del mondo. Quindi tutti questi paesi stanno lavorando così duramente sull'impronta di carbonio, che tra l'altro è una sciocchezza».
Immigrazione e Green Deal, sono i due fattori che stanno rovinando il Vecchio Continente: «Questo mostro a doppia coda distrugge tutto ciò che incontra sul suo cammino e non potete più permettere che ciò accada. Lo state facendo perché volete essere gentili, volete essere politicamente corretti, e state distruggendo il vostro patrimonio».
L’invito, non solo all’Europa, ma a tutto il mondo libero, è di invertire la rotta su entrambi i temi. Trump conclude con un sollecito: «L'immigrazione e l'alto costo delle cosiddette energie rinnovabili stanno distruggendo gran parte del mondo libero e gran parte del nostro pianeta. I paesi che hanno a cuore la libertà stanno rapidamente svanendo a causa delle loro politiche su questi due temi. Per tornare ad essere grandi servono confini forti e fonti energetiche tradizionali».
Messaggio forte e chiaro. Non solo segna una cesura con le amministrazioni statunitensi democratiche (soprattutto Obama e Biden), ma traccia un confine ideologico netto fra Usa ed Europa, due differenti visioni del progresso, due opposti modelli di sviluppo.