Il messaggio del Papa per il 36° Mladifest di Medjugorje
Leone XIV invita i giovani riuniti per il Festival dei Giovani a camminare insieme come un popolo in pellegrinaggio.

La destinazione è decisamente significativa: Medjugorje. Ed è la prima volta che Leone XIV volge lo sguardo alla località dell'Erzegovina, con un messaggio inviato in occasione del 36° Mladifest (Festival dei Giovani), come in precedenza aveva fatto anche Francesco.
Camminare insieme come un popolo in pellegrinaggio, infiammandosi reciprocamente dell'amore di Dio: così il Papa riflette sul tema del raduno (tratto dal salmo 122: Andremo alla casa del Signore) e lo fa con le parole del suo "maestro", condividendo «un pensiero di Sant’Agostino che non parla della casa del Signore come di una meta lontana, ma annuncia la gioia di un cammino vissuto insieme, come popolo in pellegrinaggio: "Andiamo, andiamo! Parlano così fra loro e, accendendosi, per così dire, l’un l’altro, formano un’unica fiamma. E quest’unica fiamma, nata da chi parlando comunica all’altro il fuoco di cui arde" (S. Aurelii Augustini, Enarrationes in Psalmos, PL 37, p. 1619). Che immagine meravigliosa! Nessuno cammina da solo: ci si incita a vicenda, ci si accende a vicenda. Le fiamme dei cuori si uniscono, e diventano un unico grande fuoco che illumina il cammino. Anche voi, giovani, non siete pellegrini solitari. Questa strada verso il Signore si percorre insieme. È questa la bellezza della fede vissuta nella Chiesa».
Questo pellegrinaggio oggi avviene in «un mondo sempre più digitale, dove l’intelligenza artificiale e la tecnologia ci offrono mille opportunità», ma – avverte il Papa – «ricordate: nessun algoritmo potrà mai sostituire un abbraccio, uno sguardo, un vero incontro, né con Dio, né con i nostri amici, né con la nostra famiglia». E ricorda, ai giovani provenienti da tanti Paesi e che parlano tante lingue diverse, che «c’è un linguaggio più forte di ogni barriera, il linguaggio della fede, alimentato dall’amore di Dio», e una meta comune: la «casa del Signore», verso la quale arriveremo «accendendoci l'un l'altro».