Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Santa Caterina d’Alessandria a cura di Ermes Dovico
SCHEGGE DI VANGELO

Il limite del Diavolo

Gesù stava scacciando un demonio che era muto (Lc 11, 14)

Schegge di vangelo 11_03_2021

In quel tempo, Gesù stava scacciando un demonio che era muto. Uscito il demonio, il muto cominciò a parlare e le folle rimasero meravigliate. Ma alcuni dissero: «E' in nome di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni». Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo. Egli, conoscendo i loro pensieri, disse: «Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull'altra. Ora, se anche satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demòni in nome di Beelzebùl. Ma se io scaccio i demòni in nome di Beelzebùl, i vostri discepoli in nome di chi li scacciano? Perciò essi stessi saranno i vostri giudici. Se invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, è dunque giunto a voi il regno di Dio. Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, tutti i suoi beni stanno al sicuro. Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via l'armatura nella quale confidava e ne distribuisce il bottino. Chi non è con me, è contro di me; e chi non raccoglie con me, disperde. (Lc 11,14-23)

Il diavolo, che affliggeva il posseduto liberato da Gesù, causava in lui la separazione dagli altri, anche a causa del suo mutismo. Se non ha peccati personali sulla coscienza, il posseduto vive la sua condizione involontariamente. Quindi il demonio ha un limite perché prende il comando del corpo, ma non può condizionare l’anima. Gesù ci mette in guardia perché il male più grande non è la possessione, ma cedere volontariamente all’azione ordinaria del diavolo, ossia la tentazione che ci fa compiere volontariamente il peccato.