Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Santa Caterina d’Alessandria a cura di Ermes Dovico
SCHEGGE DI VANGELO

Il fondamento

Rispose Simon Pietro: "Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente". E Gesù gli disse: "Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa". (Mt 16,13-19)

Schegge di vangelo 29_06_2015
Vangelo

In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti». Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli». (Mt 16,13-19)

Senza Pietro e Paolo, cosa sarebbe Gesù per noi? Senza l’immediatezza, l’impulsività, l’ardore e l’amore di Pietro; senza la perentoria acutezza di Paolo, senza la sua ardita azione missionaria, in quale villaggio della Palestina sarebbe rimasto fermo il cristianesimo? La fede e l’amore a Cristo dei primi sono fondamento e garanzia per chi viene dopo. Dopo i primi occorrono l’amore e la fede dei secondi, dei terzi, di noi ultimi arrivati. Non su idee, pensieri, parole, scritti; o su riti e cerimonie, su organismi e organizzazioni, ma – attraverso tutto questo e altro ancora –una fede e un amore che ci attaccano personalmente a Cristo, Figlio del Dio vivente.