Il dialogo
«Spirito muto e sordo, io ti ordino, esci da lui e non vi rientrare più». (Mc 9,14-29)
In quel tempo, [Gesù, Pietro, Giacomo e Giovanni, scesero dal monte] e arrivando presso i discepoli, videro attorno a loro molta folla e alcuni scribi che discutevano con loro. E subito tutta la folla, al vederlo, fu presa da meraviglia e corse a salutarlo. Ed egli li interrogò: «Di che cosa discutete con loro?». E dalla folla uno gli rispose: «Maestro, ho portato da te mio figlio, che ha uno spirito muto. ... Allora Gesù, vedendo accorrere la folla, minacciò lo spirito impuro dicendogli: «Spirito muto e sordo, io ti ordino, esci da lui e non vi rientrare più». (Mc 9,14-29)
La preghiera è il dialogo trinitario che entra dentro di noi, trova spazio in noi, ci rende aperti a Dio e al mondo. Se il dialogo diventa vita, non c’è spazio in noi per un demonio che vuol ridurci al silenzio, alla solitudine, al nulla delle discussioni degli scribi utili solo per rimanere nella loro comoda incredulità.