Il cuore
«Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Gli replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece va’ e annuncia il regno di Dio».
(Lc 9,57-62)
In quel tempo, mentre camminavano per la strada, un tale disse a Gesù: «Ti seguirò dovunque tu vada». E Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo». A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Gli replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece va’ e annuncia il regno di Dio». Un altro disse: «Ti seguirò, Signore; prima però lascia che io mi congedi da quelli di casa mia». Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro è adatto per il regno di Dio». (Lc 9,57-62)
Santa Teresa di Gesù Bambino, all’inizio del mese di ottobre, ci guida a comprendere tutto il Vangelo e in particolare il brano di oggi. Il suo amore grande e totale è stato Gesù. Un amore che ha allargato il suo cuore all’abbraccio verso i genitori e le sorelle, verso le consorelle del monastero e verso tutto il mondo. Nella Chiesa ella aveva cercato e aveva trovato il posto centrale, quello del cuore. “Nel cuore della Chiesa, mia madre, io sarò l’amore e in tal mondo sarò tutto e il mio desiderio si tradurrà in realtà”. Questa posizione umana esige di non voltarsi indietro e comporta rinunce. Ma quello che si dà e quello che si riceve è immensamente più grande.